Sfatiamo un mito e facciamo un po’ di chiarezza, perché nella testa di numerosi Presidenti di Associazione (e non di rado anche in quella di qualche luminare di economia) vi è il tarlo mentale che non si possano acquistare beni usati da utilizzare in ambito Associativo, se questi vengono comprati da soggetti non in grado di emettere una fattura, ovvero da soggetti privati (persone comune, Associazioni col solo codice fiscale e simili…).
NIENTE DI PIÙ FALSO.
Le Associazioni possono risparmiare molti soldi acquistando dei beni usati da utilizzare al proprio interno, anche se questi vengono ceduti da soggetti privati (senza partita iva) che, come tali, non possono emettere una fattura. Quante persone (magari soci stessi dell’Associazione) o quante Associazioni potrebbero vendere dei propri beni usati ad altre Associazioni e che farebbero comodo?
Pensiamo ad esempio a della attrezzatura per le proprie attività (anche sportiva) una scrivania, una libreria oppure tanti oggetti che sono presenti anche in un ufficio, un condizionatore con ruote, un piccolo frigorifero, una lampada ecc… perché quindi privarsi della possibilità di risparmiare?
Nella testa di molti, vi è il sinonimo, NIENTE FATTURA=NON LO POSSO SCARICARE, si perchè in gergo la parola “scaricare” ha oramai impropriamente preso il sopravvento…
Fiscalmente “scaricare un costo” significa diminuire l’importo delle tasse da pagare allo Stato decurtandolo dei costi sostenuti. Ovviamente nel caso di una Associazione No Profit col solo codice fiscale non essendovi tasse da pagare (o, nel caso delle Associazioni con partita iva nel regime 398/1991, essendo le tasse calcolate in modo forfettario a prescindere dalle spese) chiedersi “Si, ma posso scaricare questa spesa?” è una stupidaggine.
Ed infatti nella testa del Presidente medio di Associazione “scaricare” significa tutt’altra cosa: “Posso fare questa spesa coi soldi dell’Associazione?“.
L’importante è che l’acquisto sia certo e dimostrabile e nel caso dell’acquisto da un soggetto privato la fattura può essere sostituita da una dichiarazione che è a tutti gli effetti equivalente; dovrà solo riportare le generalità complete del soggetto privato che cede e vende, il suo codice fiscale, la descrizione dell’oggetto/bene che viene ceduto, il prezzo di cessione e naturalmente i dati comprensivi di Codice Fiscale (e Partita iva se posseduta dall’Associazione) del soggetto acquirente.
Si dovrà inoltre indicare che l’operazione non è soggetta ad I.V.A. ai sensi degli art. 1,2,4 e 5 del D.P.R. 633/1972.
Il documento dovrà essere firmato e datato da colui che cede il bene. Tranquillo però, qui ti metto a disposizione un FACSIMILE da scaricare:
Vi è inoltre un ulteriore piccola incombenza: l’applicazione di una marca da bollo da € 2.00 (ma solo se l’importo totale del documento supera € 77,47). Reperibile in qualsiasi tabaccheria autorizzata, andrà apposta sul documento e dovrà essere annullata con un semplice colpo di penna (anche se ad onor del vero una volta applicata sarebbe impossibile staccarla perchè si spaccherebbe in tanti pezzettini).
In buona sostanza non vi è alcuna legge ne disposizione che vieta l’acquisto di beni che andranno a far parte del patrimonio dell’Associazione se questi sono acquistati da un soggetto non in grado di emettere una fattura, purché l’acquisto sia provato e certo, a tal proposito si dovranno seguire le regole e le leggi in vigore sulla limitazione all’uso del contante, quindi in caso il valore d’acquisto superi l’importo stabilito come limitativo (attualmente € 2.999,00 per le Associazioni con solo CF e di € 999,00 per le Associazioni con Partita Iva in regime 398/1991) è bene che il pagamento avvenga attraverso un mezzo tracciabile come ad esempio un assegno o un bonifico bancario.
Verrebbe da rispondere che in questo paese può capitare di tutto, tuttavia la risposta è NO, infatti si tratta di una vendita occasionale da parte di un soggetto privato e come tale trattata e quindi esente da qualsiasi tassa.
Da attento lettore avrai notato che nell’esempio sopra riportato l’IVA non è applicata, quindi non verrà portata in detrazione semplicemente perché non la si è pagata (e se l’Associazione è in Regime 398/1991 o ha solo Codice Fiscale… proprio non si può), o meglio è già stata pagata dal soggetto privato che aveva acquistato il bene e quindi il suo fine ultimo di tassa che colpisce il consumatore finale è già stato raggiunto.
Ma allora sei proprio gnucco. Se l’Associazione è in Regime 398/1991 o ha solo Codice Fiscale… non esiste il concetto di ammortamento!
E come la mettiamo se poi quel bene l’Associazione lo volesse rivendere?
Varrà la stessa procedura descritta sopra (e lo stesso fac-simile) se l’Associazione ha solo Codice Fiscale. Laddove avesse anche partita iva invece, potrai tranquillamente rivendere emettendo fattura (sempre esente iva, se si tratta di vendite occasionali e non di una vera e propria attività di impresa).
Buongiorno, sono presidente di una ASD ancora non ho aperto un conto corrente posso intanto pagare con la mia carta personale un'attrezzatura usata che supera le 1.000 euro di spesa?
Grazie.
Saluti
Buonasera Samuele,
puoi effettuare delle spese per l'associazione con la tua carta personale ma è consigliabile che venga aperta al più presto un conto corrente per l'associazione.
Ma noi dobbiamo vendere...perché nella vostra risposta scrivete che nella causale della fattura da emettere dobbiamo inserire "acquisto attrezzatura"..??
Forse c'è un errore?
Grazie
Buongiorno Gabriele,
errore mio. Intendevo dire "vendita attrezzatura usata". A presto!
Siamo ASD con partita iva. Dobbiamo vendere come usati 8/9 tavoli da ping pong per comprarne altri nuovi. Fiscalmente come bisogna procedere? Bisogna emettere fattura esente iva? Nel caso quale dicitura nella causale? Grazie mille
Buongiorno Gabriele,
la vendita di beni da parte dell'associazione può essere gestita come entrata decommercializzata (esente iva) solo se attività saltuaria e non continuativa. Nella causale potresti inserire "acquisto attrezzatura".
Posso vendere auto intestata ad associazione culturale ad un privato? E se si come?
Buongiorno Loredana,
di norma si può fare, comunque suggerisco di verificare le attuali procedure con la motorizzazione civile.
Mi preme segnalare che la vendita deve essere fatta a valore di mercato e non inferiore, per non incappare in una suddivisione del patrimonio associativo indebita.
Puo’ una Onlus ricevere in donazione dei beni usati da privati e rivenderli come second hand ad altri privati destinando poi i tutti i proventi per attivita’ sociali e di beneficienza ?
Buongiorno Emanuela,
In pratica non ci dovrebbe essere nessun problema. Ricorda che se un bene usato è esente iva.
Buongiorno, se vendo un autocarro come impresa quindi con fattura con iva esposta ad una Asd/Onlus, ho qualche agevolazione ?
La fattura deve essere emessa regolarmente oppure c’è qualche esenzione?
Grazie
Buongiorno, non ci occupiamo di profit. L'impresa dovrebbe chiedere al proprio commercialista.
Acquistare un auto per una asd per spostamenti sul territorio nazionale, deve essere obbligatoriamente intestata all'associazione o può essere intestata anche al presidente per usufruire di sconti per l'assicurazione su classe di merito..decreto bersani...potendo essere cosi nel caso anche il contraente dell'assicurazione? Ovviamente effettuando il pagamento attraverso il conto dell'associazione. Grazie
Buongiorno Fabio,
ci sono diversi aspetti da approfondire e dipende molto dall'utilizzo dell'auto.
F dovrei acquistare un auto usata per la mia associazione non riconosciuta da parte di una concessionaria o da privato.
Per il passaggio di proprietà è necessario che l'atto costitutivo dell'associazione sia registrato?
Buongiorno Alberto,
dovreste aver già registrato il vostro atto costitutivo.
Ricordo che i passaggi fondamentali per costituire un'associazione
Ufficialmente, l'associazione è costituita con il semplice rilascio del numero di codice fiscale. La registrazione dello statuto diventa però obbligatoria nel caso l'associazione chieda ai propri soci delle quote; di fatto, è impossibile che un'associazione non lo faccia.
La registrazione di atto costitutivo e statuto deve avvenire entro 20 giorni dalla data di costituzione (risultante sull'atto costitutivo).
L'invio del Modello EAS, invece, deve essere fatto in via telematica entro 60 giorni dalla data di costituzione.
Vorremmo acquistare un auto usata da intestare all’associazione per usi sociali...... è possibile che venga intestata all’associazione stessa?
Si è possibile.
Grazie mille per questo post utilissimo.
A questo punto mi viene però il dubbio su come gestire gli acquisti nei casi più comuni in cui l'associazione ONLUS debba acquistare dei beni (es. spille, striscioni, magliette con logo,...) nuovi da soggetti in grado di emettere fattura. In questi casi:
- Va bene se la fattura è intestata al presidente?
- Va bene se il presidente anticipa i soldi e poi li recupera? Per il recupero, è possibile un bonifico dal conto dell'associazione a quello personale del presidente? In tal caso, occorre fare un modulo rimborso spese?
Grazie.
La cosa migliore è una fattura intestata direttamente all'associazione e pagata dal conto dell'associazione stessa
Se il bene è un'auto usata e viene donata da un socio? Il passaggio di proprietà usufruisce di qualche beneficio fiscale?
No, nessuno
Scusate, io ricevo costantemente le Vostre informazioni, e VI ringrazio.
Ma com'è che non Vi siete accorti/non mi è arrivato nulla sul fatto che È STATO CANCELLATO IL 2 X 1000 PER LE ASSOCIAZIONI CULTURALI DALLA PROSSIMA DICHIARAZIONE DEI REDDITI ??
(naturalmente, invece il 2 x 1000 per i partiti politici è rimasto...).
Forse avete pensato che ogni commento era superfluo??
Grazie ancora di tutto, e saluti.
Lo abbiamo scritto in questo nostro post
Grazie del post. Una precisazione, se possibile. Nel modulo c'è indicato un campo "data", uno "ricevuta n. --- del ----". Fanno riferimento ad un ipotetico registro del privato che vende, giusto? Non dell'associazione, è corretto?
corretto
Ho ricevuto una fattura per merce ceduta a titolo gratuito e devo fare dichiarazione sostitutiva atto notorio per accettazione. Avete un facsimile o mi spiegate la procedura? Grazie
RICEVUTA PER LIBERALITÀ IN NATURA
DEDUCIBILI SOLO DAL REDDITO D’IMPRESA
IN FORMA DI DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO NOTORIO
REDIGERE IN DUPLICE COPIA
SU CARTA INTESTATA DELL’ASSOCIAZIONE
NUMERARE PROGRESSIVAMENTE RICOMINCIANDO DA 1 OGNI ANNO
Il sottoscritto, ………………, legale rappresentante di ………………..……, con sede nel
Comune di …………….., codice fiscale n………………………, ASSOCIAZIONE ONLUS riconosciuta con
provvedimento della Direzione Regionale dell'Agenzia delle Entrate ………………………
in data ………… , e avente finalità di ………………………o,
DICHIARA
di aver ricevuto dall’Impresa .........……………........,con sede in ………………………..,
CF/P.IVA n. . ……………, a titolo gratuito,
1) ................................ (natura, qualità e quantità dei beni ceduti)
2) ................................
3) ...............................
per un valore totale pari a € …………,.. ai sensi dell’art. 100, comma 2, lettera a), DPR
22 dicembre 1986, n. 917 e del DPR 10 novembre 1997, n. 441, risultanti da
Documento di trasporto n. ........ del ...../...../..... con causale “donazione ad …………………….”.
L’Associazione ………………………. si impegna all’utilizzo
diretto dei beni ricevuti per i soli propri fini istituzionali, assicurando che tale utilizzo
sarà effettivamente attuato. Si allega copia del documento di identità ai sensi dell’art.
47e 38, comma 3, del DPR 28 dicembre 2000, n. 445.
…………., lì …………….
_________________
(timbro dell’Associazione e firma del legale rappresentante)
(esente da bollo: D.P.R. 642/72, all. B., n. 8, ultimo comma)
__________________
Allegato: copia del documento di identità del firmatario
Buongiorno, chiedo per quanto riguarda invece l'acquisizione di beni usati a titolo gratutito la procedura da utilizzare è la stessa indicata nell'articolo con la differenza che nella ricevuta rilasciata dal venditore l'importo da indicare è nullo? L'eventuale bene acquisito potrà poi essere portato in ammortamento? Grazie
come si può ammortare un bene iscritto con valore 0?
difatti io ho specificato solo che la cessione è a titolo gratuito non che il bene sia iscritto in bilancio a valore zero..."Immobilizzazioni acquisite a titolo gratuito" in base all' OIC n°16 vanno iscritte nell'attivo dello Stato Patrimoniale in base al presumibile valore di mercato attribuibile alle stesse alla data di acquisizione.
La domanda è semplicemente se quanto sopra può riferirsi anche alla contabilità di un'associazione che non è tenuta ad applicare necessariamente quanto previsto dagli OIC.
saluti
non si applica alla contabilità dell'associazione