Come saprai il 1° Luglio scatterà il tanto discusso e contestato obbligo dei Defibrillatori nelle organizzazioni che si occupano di Sport Dilettantistico. Discusso e contestato perchè all’atto dell’orrendo “Decreto Balduzzi” non si tenne conto delle mille variabili cui gli sport italiani sono soggetti (dagli sport in movimento come il ciclismo, a quelli in acqua, etc etc).
Ora, finalmente, con un comunicato prima su Facebook e poi sul sito ufficiale del Ministero dello Sport, si apprende che è stato redatto un nuovo Decreto Ministeriale che dovrebbe fare chiarezza, andando nella direzione che anche noi di TeamArtist volevamo: vincolare la presenza del defibrillatore non all’Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD) ma all’Impianto Sportivo in cui ci si allena o gareggia.
Perchè usiamo il condizionale? Perchè il testo del Decreto non è ancora formalmente disponibile e, per esperienza, sappiamo che le analisi vanno fatte soltanto su quanto pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Fino a quel momento sarà facilissimo capire Roma per Toma.
Noi di TeamArtist però, attraverso i nostri canali non ufficiali, siamo riusciti ad avere il testo…
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Visto però che c’è un comunicato ufficiale del Ministero, mi pare giusto fornirtene i contenuti perchè tu possa fare una prima valutazione. La nostra di valutazione, dal poco che si legge è negativa. Sia perchè il Ministero nemmeno conosce i riferimenti aggiornati delle delibere del CONI che cita, sia perchè, dal poco che si sa, potrebbe aver creato nuovi dubbi. In sintesi il nostro parere tecnico è questo: “Il solito lavoro fatto col culo, scritto da chi pensare di sapere tutto e non sa una mazza del mondo in cui si sta muovendo. Mai che prima di fare questi lavori chiedano un parere a chi davvero ne sa perchè da anni se ne sta occupando in trincea”.
Scopri quali.
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**In realtà il riferimento è sbagliato perchè c’è stata una successiva integrazione con la delibera del 14 febbraio 2017, la n°1568 e poi la delibera CONI del 10 maggio 2017 che porta il numero delle discipline sportive a 385. Se il ministero non sa nemmeno questo, abbiamo ben poche speranze che il testo di legge sia corretto…
c
Che cos’è un “Impianto Sportivo”? Credo che questo potrebbe essere uno dei punti delicati del Decreto Ministeriale (uhe, mica l’ho ancora letto l’originale… quindi metto solo le mani avanti). Secondo l’art. 2 del d.m. 18 marzo 1996, recante norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi, si fornisce questa definizione di impianto sportivo: “Insieme di uno o più spazi di attività sportiva dello stesso tipo o di tipo diverso, che hanno in comune i relativi spazi e servizi accessori, preposto allo svolgimento di manifestazioni sportive”.
Perchè ho messo in grassetto la frase “preposto allo svolgimento di manifestazioni sportive”? Perchè questo spiega molto chiaramente che un conto è un luogo sportivo dove è previsto anche il pubblico (appunto, “l’impianto sportivo”) ed un altro un luogo dove non è previsto pubblico.
Poichè la gran parte delle ASD svolge le proprie attività all’interno di palestre scolastiche (senza spazi per il pubblico, quindi assolutamente non preposti allo svolgimento di manifestazioni, ma solo per allenamenti o gare locali) o private, potrebbero NON essere soggette in ogni caso all’obbligo di dotazione dei defibrillatori.
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Non tutti lo sanno ma esistono norme dedicate che definiscono COME debbano essere costruiti gli impianti sportivi per essere omologati dal CONI ed ottenere le autorizzazioni degli enti preposti. Come il D.M. 18 marzo 1996 “Norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi” coordinato con le modifiche e le integrazioni introdotte dal D.M. 6 giugno 2005.
Oltre al fatto che c’è un intero sito del CONI dedicato agli Impianti Sportivi e che ogni Federazione Sportiva Nazionale, a seconda dello sport praticato, deve emanare specifiche regole.
Come vedi quindi si tratta di un argomento molto complesso… e questo nuovo provvedimento del Ministero dello Sport potrebbe scoperchiare il vaso di Pandora.
c
Buonasera,
sono il presidente di una ASD.
Leggendo il vostro articolo (ma anche il testo della legge, art.4) a proposito dei Defibrallatori, mi pare di capire che le associazioni che svolgono le attività all'aria aperta siano dispensate.
La nostra ASD si occupa della variante dello skateboard, chiamata Longoboard o Longskate, che viene praticata su strade in discesa.
Ne deduco che non siamo obbligati ad averlo? oppure la sede stradale diventa "impianto sportivo"?
Grazie
Simone Sassoli
da come è scritta la norma, ne siete esentati
buongiorno siamo una asd noi che pratichiamo danza nella nostra sede presa in affitto ma non e un impianto sportivo come sopra citato dobbiamo l obligo del defibrillatore grazie
Dal nostro punto di vista no
Non trovo da nessuna parte l'allegato A che dice quali sono gli sport esenti dall'obbligo dei defibrillatori. La nostra ASD cinofila pratica l'attività in un campo cinofilo, campo all'aperto, recintato e con alcuni attrezzi. Non certo un impianto sportivo omologato dal Coni... vorrei sapere per cortesia 1) siamo obbligati ad avere il defibrillatore? 2) se no, può il nostro Eps obbligarci ad averlo? 3) la nostra associazione al momento non ha fondi per comprare il defibrillatore e nessuno dei soci può anticipare i soldi. Come dobbiamo fare? Grazie, un saluto a tutti
Ciao Fiorella, cliccando sul link "CLICCA QUI PER SCARICARE IL TESTO SEGRETO DEL DECRETO" è il foglio 3/3.
Buonasera, qualora non fosse trovato quale sarà la sanzione? Purtroppo la nostra asd non può permettersi al momento l'acquisto.
Saluti
Il punto è che se non c'è il defibrillatore nelle situazioni e nelle occasioni previste dal decreto, in quelle situazioni e occasioni non potrà svolgersi l'attività.