Ho passato tutto il week end a lavorare per sovrintendere due riunioni di grosse federazioni nazionali ed è proprio parlando con il presidente di una di queste che è arrivata la notizia definitiva.
Anche se in maniera informale, anche se a porte chiuse, anche se il tono di voce era quello confidenziale, il presidente mi ha detto: “Giovanni abbiamo un problema”.
Con la mia mente ho fatto un passo indietro agli ultimi tre mesi. All’inizio di luglio sono andato in vacanza. Sono andato al mare in Sicilia, posto splendido, peccato che il giorno dopo la mia partenza sia arrivata la prima telefonata. Cliente controllato, multa molto elevata su un anno del passato in cui non lo seguivamo. Situazione delicata, mille documenti richiesti dall’Agenzia. Intervengo direttamente. Nel corso di luglio abbiamo seguito 8, OTTO accertamenti sui clienti. Nei mesi successivi la situazione non è migliorata.
Il risultato è il seguente:
Luglio: 8 associazioni nostre clienti controllate
Agosto: 5 associazioni nostre clienti controllate
Settembre: 9 associazioni nostre clienti controllate
Ora tu ti dirai: “ Beh ma voi di TeamArtist avete migliaia di clienti, non sono poi così tante.”
E io ti dico: “Si, ma con questo ritmo in qualche anno ne controlleranno la maggioranza e stanno continuando ad aumentare mese dopo mese”
A questo si aggiunge il fatto che stanno aumentando esponenzialmente anche le richieste che ci arrivano da associazioni che NON sono nostre clienti e che sono sottoposte a controllo fiscale. Infatti vengono controllate tutte le associazioni, quelle nostre clienti hanno però un vantaggio sleale sulle altre
Nelle ultime settimane abbiamo ricevuto richieste per controlli effettuati dall’agenzia dell’entrate, dalla finanza, dalla SIAE, dai Vigili, dal demanio e perfino 19 verbali fatti dalla capitaneria di porto.
Solo la settimana scorsa 3 clienti blindo controllati, di cui uno della sede territoriale dell’agenzia finita sui giornali per lo scandalo corruzione di un paio di settimane fa.
La storia si conclude arrivando a domenica dove il presidente di una federazione mi prende da parte e mi dice: “Giovanni abbiamo un problema, ci stanno controllando tutte le associazioni affiliate. Ce l’hanno con noi, avrò pestato le scarpe a qualcuno.”
A me è venuto da sorridere, perché i presidenti hanno sempre le manie di persecuzione, e poi gli ho risposto: “Guarda che non mi stai dicendo niente di nuovo, le nostre statistiche interne ci dicono che è un campo di battaglia per tutte le associazioni. NON CE L’HANNO CON TE, ce l’hanno proprio con tutti.”
Ieri sera tornando a casa mi stavo chiedendo cosa si potesse fare per aiutare questo presidente e per tutte le associazioni in generale. Dopo parecchie considerazioni più o meno tecniche ho avuto l’illuminazione. Certo non ero sulla via di Damasco, ma su quella per Milano, però ho intuito una cosa importante.
Caro presidente che stai leggendo questa mail, da oggi la strategia non è più di EVITARE a tutti i costi il controllo. Certo fino ad oggi si è fatto così ma da OGGI sarà solo una strategia PERDENTE.
Bisogna iniziare a vederla in un’altra maniera. Utilizza tutte le risorse che hai su come SUPERARE INDENNE il controllo fiscale e non su come EVITARLO.
Una volta ci si faceva amici il direttore di banca e vi dava un prestito, il maresciallo dei carabinieri e si evitava qualche disguido e il finanziere perché in caso di controllo qualcuno chiudeva un occhio (strategia che abbiamo sempre combattuto, come da sempre combattiamo contro i contanti usati in maniera smodata). Oggi tutte queste organizzazioni hanno centralizzato le decisioni, quindi, per esempio, il direttore di banca non decide più niente, e viene spostato di continuo, stessa cosa per i militari e le decisioni sono prese a livelli più alti.
Quando apri un’associazione lo fai con l’idea di vivere una vita felice, magari ricavandoti anche un buono stipendio, magari aiutando gli altri. Questo è quello che mi piace pensare la sera prima di andare a letto, sereno. Questo è quello che pensa un presidente la domenica quando va in tribuna o in panchina a vedere le partite, o la sera in cui si è terminato un evento particolarmente ben riuscito. Per me ricevere le telefonate come quella dopo la Sagra del gorgonzola della settimana scorsa dà una carica incredibile. Fiumi di gente, organizzazione che regge dopo mesi di preparazione, presidente contentissimo. L’organizzazione seduta a fine serata a fare fuori le ultime forme di gorgonzola con del vino speciale che i produttori avevano portato loro per l’occasione.
Allo stesso modo nello sport si vive per l’emozione di arrivare a giocarti un titolo giovanile, uno scudetto di categoria, vincere un’interzona nazionale, o un titolo italiano, giocarti le fasi finali del trofeo primavera o magari semplicemente vincere il tuo girone provinciale e poi andare a mangiare una pizza per festeggiare tutti insieme.
E invece ti tocca andare a letto preoccupandoti di perdere la tua casa se arriva un controllo fiscale all’associazione. Ma si può vivere così? Decisamente no per cui ecco le 7 strategie con cui affrontare un controllo fiscale. Applicando quello che ti scrivo sotto i nostri clienti passano i controlli senza multe.
Da dove inizio?
Visto che comunque il problema non si può evitare, ti consiglio quantomeno di avere una formazione di base per applicare la strategia numero 6. Perchè se fossi in te e dovessi partire da qualche parte partirei da quella. Senza conoscenza della materia qualunque ispettore del fisco può rigirarti come vuole. Vuoi provare a essere quel 1 su 10 che esce vivo da un controllo? Senza le conoscenze di base è impossibile.
Per darti le competenze di base ogni anno facciamo un corso “presidente corazzato” che che potrai intuire serve esattamente per questa ragione.
Il corso si terrà Sabato 17 Ottobre 2020.
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P.s. Detto questo spero che tu rilegga questa mail diverse volte e decida come applicare queste 7 strategie alla tua associazione velocemente. Se avessi bisogno di un’opinione o di parlare con noi basta cliccare il link qui sopra.