Partiamo dall’abc: cosa si intende per Libro Verbali?
Il Libro Verbali di un’Associazione è uno dei libri sociali obbligatori che l’Associazione stessa è tenuta a compilare e conservare (insieme al Libro Soci): in esso sono contenuti i verbali (cioè i resoconti) di tutte le assemblee soci e di direttivo convocate ed effettuate dall’Associazione.
In esso vanno anche riportati tutti i documenti sottoposti a votazione; tra questi ricordiamo, ad esempio, l’accettazione delle richieste di iscrizione dei nuovi soci, o il rendiconto economico annuale.
Cosa contiene un verbale e chi lo redige?
Un verbale si apre sempre con l’ordine del giorno discusso durante l’assemblea, il medesimo mandato ai soci in fase di convocazione.
Il Segretario dell’Assemblea si occupa di redigere il verbale; generalmente corrisponde al Segretario dell’Associazione.
Tra i compiti preposti al Segretario dell’Assemblea, oltre che quello iniziale di fare l’appello dei presenti per verificare che il numero dei soci presenti e le eventuali deleghe siano sufficienti a garantire il numero legale, c’è quello di consentire lo svolgimento dell’assemblea e delle delibere e di annotare il più fedelmente possibile, punto per punto e in modo sintetico, ciò che avviene durante il dibattito.
Per ogni delibera inoltre dovrà annotare il numero dei voti espressi e, per finire, in conclusione di Assemblea, dovrà leggere il verbale redatto a tutti i presenti per l’approvazione. Sarà sempre suo compito esporre il verbale presso la sede sociale dell’Associazione per il tempo previsto dallo statuto sociale e altresì, se previsto, inviarne una copia a tutti i soci.
Come devono essere scritti i verbali?
Oltre che in modo dettagliato e fedele cercando però di puntare sulla sinteticità, il Segretario potrà scegliere se redigere a mano o al computer il verbale dell’assemblea. Non esiste infatti una norma che imponga un metodo piuttosto che un altro: nel momento in cui un verbale verrà redatto al computer, basterà incollare le stampate del verbale stesso sulle pagine del Libro Verbali. Per maggiori garanzie ed evitare accuse di falsificazione a posteriori (ricordiamo che non ricorre l’obbligo di vidimare i libri sociali) si può apporre un timbro a cavallo tra la pagina del libro ed il foglio incollato.
Perché è importante conservare il Libro Verbali e averne cura?
Conservare il libro dei verbali di assemblea è importantissimo per due motivi:
Prima di concludere, ci tengo a farti tre precisazioni molto importanti:
Come avrai capito, i verbali delle assemblee devono essere redatti con criterio e devono anche essere conservati con metodo, perché rappresentano il racconto della vita democratica della tua associazione.
Sono una delle prove fondamentali che la tua è un’associazione no profit e non un’azienda mascherata, quindi se fatti bene e ben conservati sono anche una garanzia in più per te in sede di controllo dell’agenzia delle entrate: possono contribuire a smontare il pregiudizio dell’ispettore, che pensa in partenza che la tua sia una finta associazione.
E ora la nota dolente…. Anche se in tanti me lo chiedete, non esiste un fac simile di verbale che possa andar bene per ogni associazione.
Un verbale può essere corretto o meno solo se ha le caratteristiche che ti ho spiegato oggi, ma anche se rispetta le regole che vi siete dati nel vostro Statuto, che sono diverse da associazione ad associazione.
L’unico modo per essere tranquilli di aver fatto dei buoni verbali è quello di farli visionare a un associazionista che segue la tua associazione dalla A alla Z.
Solo un esperto che ha il quadro complessivo della situazione può dirti se il verbale è corretto, sia nella forma che nella sostanza.
Peccato che invece nel 90% dei casi i verbali che vengono predisposti non sono fatti controllare da nessuno, anche se sono uno degli adempimenti FONDAMENTALI per l’associazione e fra i primi documenti controllati in caso di accertamento fiscale.
Se stai valutando di affidarti a Teamartist per la gestione dell’associazione, sappi che con il servizio BLINDO controlliamo ovviamente anche questi documenti.
Con Blindo infatti, oltre ad avere due ore di consulenza da utilizzare nel corso dell’anno, puoi farci quesiti illimitati via mail e mandarci da controllare ogni documento riguardante l’associazione per un parere.
Clicca qui per maggiori informazioni su Blindo
Giovanni Damiano Dalerba