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09 Giugno 2022

Scadenza del 30 giugno: gli obblighi di pubblicità e trasparenza per le Associazioni no profit italiane

Stefano Marini Scritto da Stefano Marini
Categoria dell'articolo: Adempimenti Fiscali, Contabili e Gestionali
Scadenza del 30 giugno: gli obblighi di pubblicità e trasparenza per le Associazioni no profit italiane

AGGIORNAMENTO MARZO 2025

Il 30 giugno è una data che va cerchiata in rosso sul calendario della tua Associazione no profit (non importa che sia una ASD – Associazioni Sportiva Dilettantistica o un ETS nelle tre forme: APS – Associazione di Promozione Sociale, OdV – Organizzazione di Volontariato, Altro ETS).

Devi ricordarti che ogni anno, entro questa data, devi pubblicare sul sito web della tua Associazione (o, in mancanza, sulla pagina Facebook ufficiale oppure, in alternativa, è possibile utilizzare il sito della vostra Rete Associativa di affiliazione se ne avete una) i contributi che nell’anno precedente hai ricevuto da enti della pubblica amministrazione. È un obbligo per tutte le associazioni previsto dalla Legge per il mercato e la concorrenza (legge n. 124/2017).

I contributi ricevuti dalla Pubblica Amministrazione

In modo semplice ma chiaro devi pubblicare contributi o aiuti, in denaro o in natura, che la tua associazione ha ricevuto da enti della pubblica amministrazione. Questi contributi non devono avere carattere generale (erogati a tutti senza richiesta) e devono essere privi di natura corrispettiva, retributiva o risarcitoria. In altre parole, non devi pubblicare le somme che la tua associazione ha ricevuto per l’acquisto di beni o servizi, per incarichi professionali ricevuti o per risarcimenti dei danni subiti. Invece, devi dichiarare le somme di denaro o il valore dei beni a titolo di contributo cha hai ricevuto dalla pubblica amministrazione per lo svolgimento delle attività istituzionali della tua associazione. Ad esempio, se utilizzi una sede attraverso un contratto di comodato con una pubblica amministrazione, devi dichiarare il valore annuale del bene immobile.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la circolare n. 6 del 25 giugno 2021 ha escluso dall’obbligo di comunicazione le somme incassate mediante l’istituto del 5 per mille, perché sono considerate donazioni private e non vantaggi economici concessi dalla Pubblica Amministrazione.

Si considerano “enti della Pubblica Amministrazione”:

-pubbliche amministrazioni;

-società controllate da PA;

-società in partecipazione pubblica;

-associazioni, fondazioni o enti di diritto privato con bilancio superiore a cinquecentomila euro (ai sensi dell’art. 2 bis D.lgs. 33/2017).

Quando scatta l’obbligo di pubblicazione

L’obbligo di pubblicazione scatta quando l’associazione ha ricevuto nell’anno solare precedente vantaggi economici per un importo di valore complessivo pari o superiore a 10.000 euro (non importa se in denaro o in natura). Vale il principio di cassa: si conteggiano i contributi effettivamente ricevuti e incassati nell’anno solare, cumulandoli (non conta se il singolo contributo è inferiore ai 10.000 euro: contano i contributi sommati!). Noi comunque consigliamo di pubblicarli a prescindere (anche perchè… fanno curriculum: è qualcosa di cui andare orgogliosi, non da nascondere!).

Dove pubblicare le informazioni

Per adempiere agli obblighi di pubblicità e di trasparenza devi pubblicare l’elenco dei contributi ricevuti sul sito internet della tua associazione, oppure in alternativa puoi pubblicare le informazioni sulla pagina Facebook. Non hai la pagina Facebook? Puoi chiedere di pubblicare l’elenco dei contributi sul sito internet della rete associativa alla quale la tua associazione aderisce.

Come pubblicare le informazioni

Le informazioni devono essere pubblicate in modo schematico e comprensibile.
Ti consigliamo di creare sul sito una sezione specifica, nella quale ordinare in modo chiaro le informazioni divise per anni finanziari. Le informazioni minime e indispensabili che devi inserire:

  1. 1.la denominazione e il codice fiscale della tua associazione;
  2. 2.la denominazione del soggetto che ha erogato il contributo;
  3. 3.le somme incassate indicate in modo distinto per ogni singolo rapporto giuridico sottostante;
  4. 4.la data o le date di effettivo incasso;
  5. 5.la causale d’incasso, ovvero il motivo per il quale tali somme sono state erogate

— > Qui puoi scaricare un fac simile da utilizzare per la pubblicazione < —

 

Attenzione alle sanzioni

Sono anche previste delle sanzioni per le associazioni che non rispettano l’obbligo di trasparenza e pubblicità. Se non pubblichi i contributi che la tua associazione ha ricevuto nell’anno precedente, puoi ricevere una sanzione pari all’1% degli importi ricevuti, con un importo minimo di 2.000 euro. La situazione poi diventa più grave se non agisci in fretta. Hai tempo 90 giorni dalla contestazione della sanzione per pagare la multa e pubblicare sul tuo sito l’elenco dei vantaggi economici ricevuti. Se non lo fai, ti verrà chiesto di restituire interamente i contributi ricevuti. In considerazione della crisi pandemica, il decreto legge n. 52/2021 ha previsto che per tutto il 2021 non potessero essere comminate sanzioni per la mancata pubblicazione, le quali sono tornate ad applicarsi dal 1° gennaio 2022.

Normativa di riferimento

Se vuoi approfondire il tema consultando direttamente le fonti, di seguito riportiamo le leggi e le circolari di riferimento.

Legge annuale per il mercato e la concorrenza (legge n. 124/2017), in particolare l’art. 1, commi da 125 a 129.

Circolare n. 6 del 25 giugno 2021, del Ministero delle Politiche Sociali, dove si specifica il concetto di “carattere generale” dei vantaggi ricevuti

Circolare n. 2 dell’11 gennaio 2019 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, relativa alle modalità di pubblicazione dei contributi ricevuti.

 

Giovanni Damiano Dalerba

Associazionista senior di TeamArtist

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0 risposte a “Scadenza del 30 giugno: gli obblighi di pubblicità e trasparenza per le Associazioni no profit italiane”

  1. Rispondi
    Poletti Giovanni

    desidero controllare se ASEM Italia OdV è già inserita nel RUNTS.
    Grazie

  2. Rispondi
    Carlucci Emilia

    Buonasera Stefano ,in riferimento all'obbligo di dover pubblicare contributo straordinario per Covid dalla SIAE attraverso un bando del Ministero ricevuto dalla ns Associazione Culturale volevo sapere se siamo tenuti a tale pubblicazione.
    Vi ringrazio anticipatamente della vs disponibilità

    • Rispondi
      Stefano Marini

      Buongiorno Emilia,
      consigliamo di inserirlo nell'elenco dei contributi ricevuti.