Settembre è un mese denso di attività per le Asd.
È il periodo in cui ripartono le attività dell’associazione e tu presidente insieme ai tuoi dirigenti, sei travolto da una serie infinita di impegni: completare le iscrizioni degli atleti, formare lo staff, ricevere il materiale sportivo e iniziare a distribuirlo. Settembre è il periodo delle riunioni con i genitori e con i collaboratori per presentare la stagione. E’ il mese degli Open Day per l’iscrizione di nuovi atleti. Partono i ritiri sportivi, le amichevoli, ci sono da iscrivere le squadre ai campionati. Insomma, un mese davvero intenso per te e i tuoi collaboratori. Oltre a questi importanti aspetti organizzativi, devi trovare il tempo per aggiornarti e conoscere tutte le novità normative che interessano una ASD. In particolare, in queste settimane due temi meritano la tua attenzione: il Registro delle attività sportive dilettantistiche e l’inquadramento dei collaboratori sportivi.
Del Registro delle associazioni dilettantistiche abbiamo già detto in un articolo precedente del nostro blog. Il Registro è attivo dal 31 agosto del 2022 e le Asd devono imparare ad adempiere in modo corretto tutte le disposizioni che il registro prevede.
Altre novità si preannunciano riguardo l’inquadramento dei collaboratori sportivi. La riforma del lavoro sportivo, entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2023 con il d. lgs 36/21.
A luglio, però, il Governo ha elaborato uno schema di decreto correttivo con l’intenzione di migliorare alcuni aspetti previsti dalla riforma del lavoro sportivo. Le novità che il governo vorrebbe inserire non sono ancora state approvate perché mancano ancora i pareri delle commissioni. Ci sembra però importante dare ai presidenti un aggiornamento rispetto alle varie proposte di modifica sul tema dell’inquadramento dei collaboratori sportivi.
La proposta è di abolire le indennità di trasferta, i rimborsi forfetari di spesa, i premi e i compensi che le ASD normalmente erogavano ai propri collaboratori come prestazione sportiva dilettantistica. In questo modo verrebbe meno una delle più importanti agevolazione del mondo sportivo di base.
Il governo ha intenzione di inserire nelle ASD la figura del volontario sportivo. Tante ASD si reggono grazie all’apporto di tante persone che operano come volontari. Qual è l’intenzione del legislatore? Vuole separare in modo netto l’area volontaristica delle prestazioni dall’area lavoristica ed evitare che ci siano sovrapposizioni. Il volontario sportivo non potrà ricevere compensi, o rimborsi forfettari per la propria attività, ma solo un rimborso delle spese documentate di alcune spese come vitto, alloggio, e trasporto sostenute in occasione di prestazioni effettuate fuori dal territorio comunale di residenza del volontario.
Il lavoratore sportivo non potrà essere oggetto di prestazioni occasionali, ma potrà essere solo inquadrato nelle forme di lavoratore subordinato, di lavoratore autonomo (con partita iva) oppure di collaboratore coordinato e continuativo.
Il governo ha intenzione di offrire alle ASD la possibilità di ricorrere ad una nuova forma contrattuale per i propri collaboratori: la co.co.co sportiva dilettantistica. In sostanza, il governo propone che il rapporto di lavoro sportivo dilettantistico possa essere presunto come oggetto di lavoro autonomo, nella forma della collaborazione coordinata continuativa, se ricorrono i seguenti requisiti nei confronti del medesimo committente:
Una ASD quando instaura rapporti di lavoro autonomo (istruttore con partita Iva) e di co.co.co che rientra nell’area sportiva dilettantistica, potrà contare su una serie di agevolazioni.
Ai fini previdenziali sono previste una serie di agevolazioni fiscali e previdenziali:
Nella gestione dei propri collaboratori sportivi le ASD dovranno assolvere una serie di adempimenti che richiederanno un’organizzazione della propria amministrazione sempre più puntale. Infatti, le ASD dovranno:
Una serie di webinar per aiutare i presidenti
La riforma del lavoro sportivo e l’introduzione del Registro obbligheranno le ASD ad avere un settore amministrativo interno organizzato molto bene. Senza una buona organizzazione dell’amministrazione la tua associazione non potrà sopravvivere e tu presidente ti troverai presto in grosse difficoltà.
Se vuoi essere pronto ad affrontare questi cambiamenti e non essere travolto dalle nuove disposizioni amministrative ti mettiamo a disposizione una serie di webinar dedicati al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche e alla Riforma del lavoro sportivo.
Ti forniranno molte informazioni utili per evitare di commettere errori che poi pagheresti caro.
Ma io non ho capito l’obbligo di comunicazione è solo per chi supera i 5 mila, ma va fatta nel momento in cui si supera tale soglia o dobbiamo sapere a priori se li supera o meno? ( noi di solito paghiamo in base alle ore per quello abbiamo questo problema, non potremo più farlo ?). E per chi lavora in due posti ? Se da noi non supera la soglia ma avendo un altro lavoro si la comunicazione la dobbiamo fare ugualmente?
Grazie mille
Buongiorno Carlo,
al momento non sappiamo ancora se la riforma dello sport sarà operativa.
Aspettiamo di conoscere quali sono le intenzioni del nuovo governo. Noi abbiamo promosso una raccolta firme per chiedere al ministro dello sport di posticipare di un anno l'entrata in vigore della nuova riforma, in modo da dare alle associazioni sportive il tempo per prepararsi alle nuove disposizioni.
https://www.teamartist.com/blog/2022/11/05/riforma-dello-sport-teamartist-lancia-una-raccolta-firme-e-un-appello-pubblico-al-ministro-dello-sport/
Buongiorno Carla,
al momento non sappiamo ancora se la riforma dello sport sarà operativa.Aspettiamo di conoscere quali sono le intenzioni del nuovo governo. Noi abbiamo promosso una raccolta firme per chiedere al ministro dello sport di posticipare di un anno l'entrata in vigore della nuova riforma, in modo da dare alle associazioni sportive il tempo per prepararsi alle nuove disposizioni.https://www.teamartist.com/blog/2022/11/05/riforma-dello-sport-teamartist-lancia-una-raccolta-firme-e-un-appello-pubblico-al-ministro-dello-sport/
Buonasera, vorrei chiedere come va inquadrato il compenso da versare ad una segretaria di una ASD. E' possibile instaurare un contratto di lavoro subordinato ed usufruire dell'agevolazione prevista fino ai 10000 euro di compenso annui (no tassazione/oneri previdenziali a carico del committente)? Grazie
Buongiorno Luigi,
con l'attuale normativa in vigore nelle ASD possono essere retribuiti con il “regime dei 10.000”:
NB: Nelle ASD il presidente e i consiglieri possono essere retribuiti in qualità di allenatori, istruttori, ecc, ma NON in qualità di amministratori.
Siamo obbligati a iscriverci al runts?
Buongiorno Patrizia,
se siete un'ASD o una SSD non avete nessun obbligo d'iscrizione al Runts.
Invece, dovrete essere iscritti al nuovo Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche. Qui il ink all'articolo del nostro blog dove abbiamo spiegato le novità per le ASD e SSD:
https://www.teamartist.com/blog/2022/09/08/il-registro-nazionale-delle-attivita-sportive-dilettantistiche/
specifica che non si possono ricoprire caiche sociali in 2 asd affiliate alla stessa federazione?
grazie
Buongiorno Salvatore
Il tema dell’incompatibilità attualmente è regolato dall’art. 90, c. 18 bis, l. 289/02 secondo cui: “È fatto divieto agli amministratori delle società e delle associazioni sportive dilettantistiche di ricoprire la medesima carica in altre società o associazioni sportive dilettantistiche nell’ambito della medesima federazione sportiva o disciplina associata se riconosciute dal CONI, ovvero nell’ambito della medesima disciplina facente capo ad un ente di promozione sportiva”.
In quanto coop sociale onlus siamo iscritti al Runts, possiamo/dobbiamo iscriverci anche come SSD?
Buongiorno Luigi,
non mi è chiara molto chiara la tua domanda. Una SSD può iscriversi al RUNTS solo dopo aver valutato bene vantaggi e svantaggi che ne derivano.
L’iscrizione nel RUNTS implica l’acquisto delle agevolazioni proprie degli ETS, ma la perdita di gran parte di quelle previste dalla L. 398/91
sono tesoriere di una APS affiliata alla federazione italiano gioco bridge FIGB, posso far parte del
C.D. di una ASD anch'essa affiliata alla FIGB?
Grazie
Buongiorno Salvatore,
una persona può far parte del Direttivo di due o più associazioni, tranne in una casistica specifica per le ASD:
La norma specifica "È fatto divieto ai membri del Consiglio Direttivo di ricoprire cariche sociali in altre società o associazioni sportive dilettantistiche nell’ambito della medesima federazione sportiva o disciplina associata se riconosciuta dal CONI, ovvero nell’ambito della medesima disciplina facente capo ad un ente di promozione sportiva. ".
In sostanza, onde evitare frode sportiva e falsificazione dei risultati, una persona fisica non può essere nel Direttivo di due ASD affiliate alla stessa federazione / EPS, se fanno lo stesso sport.
Grazie per le informazioni. Ma questi cambIamenti riguarderanno anche le APS filodrammatiche dilettanti?
Grazie
Buongiorno Silvia,
nell'articolo abbiamo illustrato i cambiamenti che potranno interessare le collaborazioni nell'ambito delle attività sportive dilettantistiche.
La nostra Polisportiva ha tra i suoi collaboratori dei PENSIONATI, quindi chiediamo come saranno le trattenute sul compenso che verrà concordato? la loro pensione subirà modifiche?
Altra domanda: i rimborsi chilometrici che vengono rimborsati come andranno inquadrati?
Grazie
Buongiorno Ramy.
Dipende dalla tipologia di compenso.
Ipotizzando un regime dei 10.000 euro, al di sotto non ci sono trattenute, al di sopra del limite riferito ai compensi di questa tipologia ricevuti dal collaboratore anche presso altri enti, si dovranno trattenere Irpef e addizionale comunali e regionali (all'incirca parliamo di 25% totale).
In questo caso, se si supera il limite dei 10.000 euro, si va poi a conguaglio con gli altri redditi, per cui il pensionato potrebbe andare a credito/debito, ma dipende da diversi altri fattori.
I rimborsi km, effettuati per tragitti tra comuni distinti, costituiscono un semplice rimborso.
Ad ogni modo le indicazioni fornite valgono solo fino al 2022. Con la riforma dello Sport, che dovrebbe entrare in vigore dal 1 gennaio 2023, queste indicazioni potrebbero non essere più valide.