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Creare e gestire un’associazione culturale

Le associazioni culturali? 

Non esistono. 

Può sembrare una provocazione questa frase d’introduzione, soprattutto perché apparentemente è in contrasto con il titolo dove invece si parla di come creare e gestire un’associazione culturale

Per questo motivo ti consigliamo di continuare a leggere l’articolo, così da comprendere meglio cosa vogliamo dire veramente quando facciamo questa affermazione.

Quando asseriamo che le Associazioni Culturali non esistono, intendiamo dire che non esiste una normativa che le identifichi come tali e che di conseguenza le regoli. 

La costituzione di un’associazione culturale è sicuramente soggetta a una procedura da seguire, ma prima di andare avanti, è bene essere informati su cosa sono realmente le associazioni culturali.

Per definizione, un’associazione culturale è un ente non commerciale, quindi senza scopo di lucro, costituita da un gruppo di persone che decidono di “associarsi” appunto, per svolgere e seguire attività di interesse generale. Nel caso in cui l’associazione culturale, invece, svolga attività commerciale in modo continuativo, non prevalente rispetto alle attività istituzionali, è consigliabile fare richiesta di Partita IVA, sebbene non sia obbligatorio.

Bisogna porre però attenzione a una differenza importante che intercorre tra le associazioni culturali e le organizzazioni di volontariato, in quanto spesso viene fatta confusione. Quest’ultime sono regolamentate dalla Legge 11 agosto 1991, n. 266, secondo la quale l’attività del volontario non può essere retribuita in alcun modo nemmeno dal beneficiario. Al volontario possono essere soltanto rimborsate dall’organizzazione di appartenenza le spese effettivamente sostenute per l’attività prestata, entro limiti preventivamente stabiliti dalle organizzazioni stesse.

Come si può quindi comprendere, le associazioni culturali hanno tutt’altro obiettivo, non sono sottoposte alla stessa regolamentazione e sono classificabili come imprese sociali.

Prosegui la lettura dell’articolo per approfondire cosa si intende per associazione culturale e come crearne una.

Cosa si intende per associazione culturale?

Sebbene la maggior parte dei sedicenti professionisti del Terzo Settore ne sia totalmente all’oscuro, siano essi Notai, Avvocati o Commercialisti, quando si parla di “Associazione Culturale” si intende una delle 6 forme di associazioni senza scopo di lucro qui sopra riportate (si, anche le ASD perché lo sport è certamente una forma di cultura) che tra le proprie finalità, attività e iniziative riportate a Statuto, annovera anche quelle di natura culturale.

In questo senso si è certamente fatto un passo in avanti con la riforma del Terzo Settore (Decreto legislativo 117/2017) perché per la prima volta lo Stato, oltre che introdurre un registro unico nazionale degli enti del terzo settore (RUNTS), ha stilato un elenco di attività che gli Enti del Terzo Settore possono svolgere e, tra queste, ha identificato quelle di natura culturale. 

Si tratta della lettera i) dell’articolo 5 del già menzionato D.Lgs 117/2017, la quale riporta, tra le attività svolgibili dagli ETS: 

organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato e delle attività di interesse generale di cui al presente articolo”.

Se vuoi scoprire come organizzare la tua associazione a seguito della riforma del terzo settore, può interessarti partecipare al corso di Buona Gestione dell’Associazione.

Se invece vuoi sapere di più su come creare un’associazione culturale e quale tipologia è più conveniente, prosegui la lettura. 

Come creare un’associazione culturale

La creazione di un’associazione culturale inizia con la stesura di un atto costitutivo. Questo è seguito dallo sviluppo dello statuto dell’associazione che stabilisce le regole interne, gli obiettivi e attività dell’associazione. 

I requisiti formali per fondare un’associazione includono un numero minimo di soci e la formalizzazione della volontà di costituirsi in associazione.

La comunione di intenti e la passione condivisa rappresentano la linfa vitale di ogni ente culturale. L’essenza di ogni associazione culturale è lo scopo non lucrativo, e spesso si focalizza sulla promozione e organizzazione di attività culturali.

Per rendere ufficiale l’ente, è fondamentale la presentazione della domanda per ottenere il codice fiscale come associazione. Una volta ottenuto il codice fiscale come associazione, l’ente può essere inserito nel registro delle associazioni culturali.

Gli associati fondatori sono coloro che avviano l’associazione e hanno un ruolo centrale nelle sue attività iniziali. 

La gestione dell’associazione si basa sul consiglio direttivo dell’associazione culturale. Quest’ultimo è responsabile dell’elaborazione del bilancio annuale dell’associazione culturale, e non solo.

È importante tener conto dei costi per costituire un’associazione culturale, che possono variare a seconda delle circostanze e delle esigenze specifiche dell’associazione.

Ma quanti tipi di associazioni culturali esistono? Approfondiamolo seguendo la lettura di questo articolo.

Quali tipi di associazioni culturali esistono?

Nella normativa italiana sono identificate queste tipologie di Associazioni:

ASD – Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD), normate e identificate dalla Riforma dello Sport, D.Lgs 36/2021.

Scopri di più sulle ASD a questo link: https://www.teamartist.com/blog/associazioni-sportive-dilettantistiche/

APS – Associazioni di Promozione Sociale (oggi all’interno degli “Enti del Terzo Settore”, normate e identificate dalla Riforma del Terzo Settore, D.Lgs 117/2017). Secondo quanto espresso dalla Legge 7 dicembre 2000, n. 383, in merito alle risorse economiche per sostenere l’associazione, le APS prive di personalità giuridica possono ricevere donazioni e, con beneficio di inventario, lasciti testamentari, con l’obbligo di destinare i beni ricevuti e le loro rendite al conseguimento delle finalità previste dall’atto costitutivo e dallo statuto.

Scopri di più sulle APS a questo link: https://www.teamartist.com/blog/prontuario/fondare-una-associazione-di-promozione-sociale/

ODV – Organizzazioni di Volontariato (oggi all’interno degli “Enti del Terzo Settore”, normate e identificate dalla Riforma del Terzo Settore, D.Lgs 117/2017). Secondo l’Art. 3 della Legge 6 agosto 1990, n. 266 è considerata organizzazione di volontariato, ogni organismo liberamente costituito ai fini di svolgere attività di volontariato (non retribuita nemmeno dal beneficiario), che si avvalga in modo determinante e prevalente delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri aderenti.

Scopri di più sulle ODV a questo link: https://www.teamartist.com/blog/prontuario/associazioni-di-volontariato/

Associazioni “Altri Enti del Terzo Settore” (normate e identificate dalla Riforma del Terzo Settore, D.Lgs 117/2017).

Associazioni non riconosciute generiche (normate e identificate dal Codice Civile Italiano, articoli dal 36 al 42)

Associazioni riconosciute generiche (normate e identificate dal Codice Civile Italiano, articoli dal 14 al 35).

Come viene inquadrata un’associazione culturale?

Al momento quindi una associazione che volesse svolgere attività culturali sarebbe bene che fosse un Ente del Terzo Settore (soprattutto per i vantaggi fiscali che ne derivano) e, tra questi, con tutta probabilità sarebbe bene scegliere la sottocategoria delle APS – Associazioni di Promozione Sociale. 

Questo sia per i particolari vantaggi fiscali, sia perché di norma un’associazione culturale si occupa di raccogliere attorno a sé gli appassionati di un determinato ambito culturale, come ad esempio l’astrofilia, la musica, il teatro, le lingue, l’età) e a essi rivolge le proprie iniziative – che è proprio ciò per cui le APS sono pensate.

Per fare un esempio molto comune, un’APS può organizzare corsi di avviamento e specializzazione. Scuole di musica, scuole di teatro, scuole di lingue eccetera, infatti, sono spesso create e gestite con questa forma associativa.

Quali sono i benefici fiscali dedicati ad un’APS culturale?

L’associazione di promozione sociale culturale avrebbe anche accesso al 5 per mille, al 90% dei ricchi bandi pubblici che ogni anno vengono rivolti agli Enti del Terzo Settore, ma anche, quando lo Stato lo prevede (è dal 2021 che non accade), al 2 per mille.

Se hai trovato questo articolo utile o se hai altre domande, ricordati di lasciare un commento e ti risponderemo al più presto!

Se ti interessa rimanere aggiornato mensilmente sulle novità e gli argomenti più importanti relativi al tuo ETS, clicca su questo link. (Link landing membership webinar).

Data di aggiornamento 30/10/2023

59 risposte a “Creare e gestire un’associazione culturale”

  1. Marcella

    Salve, posso inserire nello statuto l'obbligo che il consiglio direttivo (eletto dall'assemblea ogni 5 anni e composto da un massimo di 5 membri) debba essere costituito da almeno due soci fondatori?

    • TeamArtist

      No

  2. Silvia

    Salve,
    se nello statuto è previsto che il consiglio direttivo ( votato dall'assemblea, e composto da un minimo di 3 ad un massimo di 5 membri ed eletto ogni 5 anni) sia composto da almeno due soci fondatori, si rischia di dover buttare lo statuto in quanto non rispetta le leggi per le associazioni?

    • TeamArtist

      Purtroppo non viene rispettato uno dei pilastri del no profit ovvero la democraticità. In questo modo i soci non sarebbero tutti uguali. Se ti dovesse servire eccoti il link per il nostro servizio di revisione statuti.

  3. palmieri Cristina

    buona sera,
    vorrei costituire un'associazione culturale di Yoga (visto anche l'esclusione del Coni) ho bisogno di avere dei chiarimenti riguardo questi argomenti:
    1) ai rimborsi degli insegnanti va applicata la ritenuta d'acconto
    2) si deve richiedere ai praticanti certificato medico per attività non agonistica
    3) gli insegnanti devono fare i corsi per il primo soccorso e defibrillatore
    4) serve un RSPP
    5) quanti soci servono per costituire l'associazione

    p.s. qualcuno mi ha detto che è meglio aprire la partita iva con il regime dei minimi

    grazie

    • TeamArtist

      1. Se non hanno partita Iva, si
      2. Si
      3. No se non siete asd
      4. No se non avete dipendenti
      5. Minimo 3
      Il regime dei minimi vale per le persone fisiche, non per le associazioni.
      Consiglio di scaricare e leggere questa guida

  4. loredana

    salve, vorrei sapere gentilmente se un magazzino di acque minerali x la distribuzione e vendita può rientrare nelle associazioni culturali? grazie loredana

    • TeamArtist

      Oddio... tutto si può fare. Ma questo mi pare un po' troppo...

  5. renato

    buongiorno; io e una mia collega vorremoo aprire una associazione culturale.quindi vorremmo fare lezioni private e/o doposcuola per ragazzi. o anche attivare corsi di linguala mia domanda è : i pagamenti dovuti dai ragazzi, sono soggetti a tassazione fiscale? grazie. distnti saluti

    • TeamArtist

      Ciao Renato, per rispondere a questa domanda ti scriviamo in privato.

  6. Cristina Berardino

    Buon giorno, siamo 3 amici che vogliono fondare un'associazione. Abbiamo scritto l'atto costitutivo e lo statuto. Ci rimangono dei dubbi: è necessario erogare una tessera per gli associati o basta tenere un database? Inoltre è possibile prevedere delle quote associative differenziate tra soci annuali e soci temporanei(un mese)? oppure prevedere quote associative gratuite?

    • TeamArtist

      1) No, non è necessaria la tessera
      2) NO
      3) NO

  7. Gaetano

    Buongiorno,
    Vorrei costituire una sede regionale della Associazione cui sono iscritto, che organizza in Calabria e in Campania conferenze e scuole interessanti le Mediine non convenzionali e la naturopatia.Predetta Associazione e' legalmente riconosciuta (statuto firmato in presenza del notaio, insieme all' atto costitutivo): fermo restando che questa ipotesi è Scrivia anche nello statuto, e che il Cd è d'accordo nel'apertura di una sede distaccata che la rappresenti in Sicilia,Vorrei sapere:
    1) possiamo avere autonomia gestionale ed economica indipendente, rendicondando all' Associazione madre, usando cmq il suo codice fiscale ma conto bancario diverso? L' attività svolta solo per i soci ( conferenze,corsi ecc) devono prevedere l' iscrizione del socio alla Associazione madre o possono essere tesserati unicamente dalla sezione regionale con proprio tesseramento o entrambe?
    2) volendo fare atto costitutivo per tale gruppo regionale, onde evitare spese notarili, e' possibile fare scrittura privata (quindi non legalmente riconosciuta) tra le persone che voglio portare avanti su base regionale le attività culturali de la ass madre e se si, bisogna essere necessariamente almeno in tre o basta il singolo rappresentante regionale chericeve il "permesso" dal cd di agire in associazione con altre persone in ambito regionale?e in tal caso questa persona responsabile presidente regionale?) puo' fungere da tesoriere curando i conti economici del gruppo locale regionale?
    3) facendo attivita culturale, ai professionisti soci che tengono lezioni o corsi, oltre a pagare il loro contributo didattico, deve essa pagata la ritenuta d' acconto, es.40 su + credo 22% emettendovricevuta non fiscale cmq riportata sui libri associazione regionale e poi comunicati alla Associazione madre?
    Vi ringrazio per le vostre risposte e per il lavoro meritorio, c'è molta confusione e gli "esperti" contattati ci han dato risposte non univoche, magari perche le domande non eran state formulate chiaramente (con associazione madre parte in causa,che non vorrebbe esser coinvolta in possibili errori altrui).
    Cordiali saluti,
    Sergio

    • TeamArtist

      1- la contabilità è unica: potete avere c/c diverso, centri di costo diversi e quant'altro ma a fine anno ad ogni associazione deve corrispondere un solo rendiconto economico finanziario. Stesso discorso per i soci: se vi proponete come diramazione operativa dell'associazione madre il socio per poter partecipare alle vostre attività deve essere socio dell'Associazione "madre".
      2- se vi proponete come semplice distaccamento dell'Associazione "madre" non vi serve ne nuovo statuto ne nuovo atto costitutivo
      3- si, oppure se hanno partita iva potete pagarli tranquillamente come liberi professionisti.
      Temo di aver dato risposte molto generiche, se volesse approfondire il tema le direi che forse la soluzione migliore è farlo in una consulenza privata: https://www.teamartist.com/consulenza/

  8. giovanna

    Salve io vorrei aprire un associazione culturale per svolgere attività di formazione per professionisti e persone comuni che intendono implementarele proprie competente si tratta di corsi taglio cucito & corsi inerenti il mondo della moda es. Esperto di moda- Fashion STYLE oltre a questo vorrei affiancare le aziende per realizzare progetti che riguardano principalmente gli ambiti moda e lifestyle possibile aprire questo tipo di associazione comprendo che a livello commerciale bisogna aprire una partita Iva come funziona come devo fare ad aprire un associazione così complimenti il vostro articolo molto interessante grazie

    • TeamArtist

      Direi una no profit generica. Ti consiglio di scaricare e leggere con attenzione questa nostra guida.

  9. Gianluca Nicastro

    Salve leggevo il vostro articolo riguardo la creazione di un'associazione culturale.Sono un giovane studente di Economia e Management ed ero interessato a creare un'associazione di consulenza per piccole e medie imprese con altri compagni universitari senza fini di lucro.Un'iniziativa del genere potrebbe rientrare tra i fini di un'associazione culturale?Grazie per il vostro lavoro e vi sarò grato se mi risponderete.

    • TeamArtist

      mmmhhh culturale non credo, no profit generica di sicuro

  10. Paola Marras

    Desidero sapere come fare per formare una associazione culturale intesa ad aggregare dei soci appassionati di antiquariato e collezionismo.Poiche' il comune in cui abito emana un bando per utilizzare uno spazio polifunzionale nel centro storico,avrei pensato di costituire una associazione e quindi proporre la stessa al comune. Come fare? Grazie per la cortese attenzione

  11. CRISTINA

    Ciao
    sono il presidente di una associazione sportiva dilettntisca e culturale, che propone corsi di yoga, pilates,teatro,danza,attività olistiche e arti marziali(da statuto). Siamo associate ad Asc sport
    Visto che hanno tolto lo yoga dalle discipline previste dal Coni
    possiamo continuare a proprorre le attività yoga e olistiche ai nostri associati?
    Grazie

    • TeamArtist

      sì se non sono le vostre attività principali (cioè sì se fate altre attività che vi consentono di mantenere lo status di ASD)

  12. Ciro Cannizzaro

    Salve,

    mia piacerebbe avere chiarimenti su quanto indicato sul vs sito: "Nonostante non sarebbe obbligatorio registrare statuto e atto costitutivo, questo lo diventa poiché il 99,9% delle Associazioni Italiane maneggia denaro esentasse (basti pensare alla quote sociali, ai tesseramenti o ai contributi per i corsi etc etc)."

    In particolare vorrei costituire un'associazione culturale senza quote sociali e nessun maneggio di denaro (in altre parole far pare di quello 0,1% per intenderci), vorrei sapere se questa non comporta alcun adempimento oltre la costituzione in forma orale o scritta (senza dunque dover compilare bilanci vuoti).

    Mi interesserebbe semplicemente costituire un'associazione per fare delle conferenze e dei video da rendere pubblici e raccogliere adesioni di altri appassionati ai temi. Tutto gratuito, senza quote associative e senza costi della stessa associazione (l'associazione non avrebbe infatti alcun costo da sostenere, semplici incontri di persone e di esperienze).
    In questa casistica non vi è alcun adempimento giusto? non si incorre in alcuna sanzione o rischio?

    Grazie

    Ciro Cannizzaro

    • TeamArtist

      Giusto. Sempre che tu non debba prima o poi aver bisogno di un codice fiscale come associazione, magari per chiedere l'uso di uno spazio pubblico.

  13. antonella

    Ciao ho trovato un locale dove praticare le arti circensi, cerchio, tessuti, trapezio e pole dance. Questo locale è un c3 (laboratorio, magazzino). Il comune non mi fa cambiare destinazione d'uso in c4 (associazione) però mi suggerisce di creare un'associazione culturale arti e spettacolo e non un'associazione sportiva dilettantistica in quanto le associazioni culturali possono stare in qualsiasi locale, quindi non serve la destinazione d'uso c4. E' corretto? posso procedere come mi ha consigliato il comune? Grazie.

    • TeamArtist

      dipende! L'ASD ha una serie di vantaggi (affiliazioni, regime dei 7500€, ...) la culturale ne ha altri! Far dipendere la scelta della tipologia dalla disponibilità di un locale mi sembra un po' affrettato...

  14. ALBERTO ZAMBRINI

    Gentile Team Artist,

    Siamo un gruppo di appassionati di veicoli fuoristrada storici americani e non, che da anni si dilettano a recuperarli , restaurarli e collezionarli.

    vorremmo, con il vostro aiuto ed assistenza nel tempo, fondare una associazione con queste finalità:

    Salvare dalla distruzione veicoli fuoristrada creati per utilizzo civile e militare di interesse storico tramite il reperimento, acquisto, restauro e rimessa in circolazione in Italia, come patrimonio della storia dell’automobilismo mondiale, per ampliare la collezione dell'associazione stessa o privata dei soci;

    Operare la manutenzione ordinaria e straordinaria di mezzi fuoristrada d'epoca di proprietà dell’associazione stessa o dei propri soci. A tale scopo si potrà offrire consulenza ai soci per l'acquisto di parti di ricambio o operare l’acquisto diretto dei ricambi necessari per utilizzo immediato o futuro, creando un piccolo magazzino per le parti di ricambi di uso comune.
    (poiché si tratta per lo più di veicoli di fabbricazione estera in questo modo si risolverebbe il problema delle lunghe attese anche soltanto per un cambio di olio programmato).

    Creare una biblioteca in cui custodire i manuali di uso e manutenzione dell’epoca delle vetture da poter mettere a disposizione dei propri soci per la libera consultazione.

    Organizzazione raduni, parate, escursioni in fuoristrada, manifestazioni, competizioni amatoriali, appuntamenti conviviali, fiere ed eventi legati al mondo del fuoristrada d'epoca riservati ai propri soci, a quelli di associazioni con cui si collabora o (ove previsto e più raramente) aperti al pubblico interessato a questo settore della storia dell’automobilismo civile e militare ;

    Promozione dell'arte tradizionale del restauro di autoveicoli, della battitura dei metalli e della ricostruzione artigianale delle parti meccaniche ormai introvabili;

    Offrire consulenza ai soci per le corrette procedure di riparazione e manutenzione e per l'acquisto di parti di ricambio per la riparazione dei propri veicoli storici o, ove richiesto, offrire il servizio di restauro, riparazione e manutenzione degli stessi ad opera dei soci lavoratori;

    Creare prodotti promozionali dell’associazione stessa allo scopo di divulgarne l’attività per poter offrire la consulenza a quanti ne abbiano bisogno. (adesivi, magliette, cappellini, gadgets, posters e cartelloni Promozionali in genere….).

    Allestire gli spazi per tenere gli incontri tra i soci, le riunioni, le assemblee, per la conservazione dei veicoli in fase di restauro, per la riparazione e manutenzione dei veicoli (piccola officina meccanica amatoriale senza accesso del pubblico ma strettamente riservato ai soci).
    Attivare i contratti necessari con relativi enti per utenza elettrica, acqua e smaltimento olii esausti.
    Assumere un meccanico professionista e specializzato nel settore specifico (già presenti tra i soci fondatori) per garantire le qualifiche necessarie.

    Acquisto, restauro e rivendita di veicoli di interesse storico.

    Costituire squadre di intervento da mettere a disposizione della Protezione Civile, delle Forze dell’Ordine per prestare aiuto in situazioni di emergenza legate a condizioni ambientali della circolazione stradale difficili per mezzi normali ma non per i nostri mezzi fuoristrada 8prestare primi soccorsi, distribuzione beni di prima necessità e medicinali, trasporto persone per evacuazione aree).

    A tale scopo abbiamo lavorato negli ultimi mesi per riadattare , lavorando duramente personalmente, un rudere che insisteva su un terreno di proprietà del nostro futuro presidente, a quella che sarà la sede dell’associazione e punto di ritrovo dei soci così come officina per il restauro e manutenzione dei mezzi dei soci. Siamo riusciti a ricavare un locale di circa 60mq per le macchine, un bagno di circa 6 mq ed un ufficio/biblioteca (dove conservare la documentazione ed i manuali storici delle vetture) di circa 15 mq. Abbiamo acqua e corrente elettrica (derivate da casa del futuro presidente, non siamo in grado di sostenere bollette come associazione per ora). Tutti i lavori, svolti in buona parte da noi tre soci fondatori, sono stati pagati con nostri risparmi privati.
    Prima di procedere alla costituzione dell’associazione (di cui sopra), Vi chiedo gentilmente se, una volta costituita con atto curato da Voi o professionisti da Voi segnalati, oltre ad operare per le finalità suddette, saremo in grado di acquistare mezzi storici altrimenti destinati alla rottamazione o allo smantellamento, per restaurarli e rivenderli o aggiungerli alla collezione dell’associazione stessa. Se , intestandoli all’associazione, potremo godere degli sgravi fiscali attualmente riservati alle concessionarie di auto usate (esenzione bollo e passaggio di proprietà a costo fisso ed agevolato, detto “mini-passaggio”) e magari poter richiedere una targa “Prova” per il trasferimento delle vetture “da e per” la sede dell’associazione.
    Se l’associazione potrà offrire il servizio di manutenzione dei mezzi storici ai nostri soci in cambio di una contribuzione sotto forma di donazione, ad opera del suo presidente e se questo potrà ricevere un compenso a fronte del servizio svolto……..
    Insomma vorremmo sapere se questa associazione potrà essere , con il suo aiuto, “strutturata” in modo di sopravvivere, senza alcuna rendita e senza contrarre debiti, che non potranno essere “coperti” da noi soci fondatori , che già abbiamo quasi dato fondo alle nostre risorse personali per allestire la sede.

    Vi ringraziamo in anticipo per il tempo che ci dedicherete.
    Buona giornata.

    Alberto Zambrini

    • TeamArtist

      Buongiorno Alberto, la tematica direi che è abbastanza complessa e andrebbe discussa telefonicamente. Prendi un appuntamento qui:http://www.teamartist.com/consulenza/

  15. ALESSANDRA SCALORI

    faccio parte di un'associazione culturale formata da 6 soci fondatori e 150 soci aderenti con tessera annuale, in caso di dimissioni di due soci fondatori di cui uno tesoriere e nel consiglio direttivo, che cosa bisogna fare

    • TeamArtist

      Semplicemente, seguire l'iter che avete previsto all'interno del vostro statuto per quanto riguarda le dimissioni di un socio dopodiché eleggere un nuovo tesoriere. Cosa dice il tuo statuto in merito?

  16. Domenico Bucci

    Buongiorno, sono il presidente di un' Ass.Culturale con P.I. NO-Profit, che è nata 5 anni fa per procacciare Sponsor per finanziare un Progetto Musicale, un Talent Show. Questo progetto per diverse motivazioni si è chiuso, ma visto che mio figlio aveva intrapreso la carriera di pilota di Kart, ho utilizzato questa associazione per reperire sponsor per finanziarne la formazione sportiva , partecipare a campionati e tutte le spese inerenti, inserendo nello Statuto dopo un' assemblea straordinaria, la voce "Promozione e Valorizzazione Sportiva" del Pilota.
    Le mie domande sono queste:
    1 - Sto facendo una cosa che non si potrebbe fare?
    2 - Con questa associazione posso retribuire il Coach Driver di mio figlio, è il Manager che programma la stagione agonistica?
    3 - Se si in quale forma (fattura, Ricevuta, Voucher.....)
    Aspetto una vostra risposta
    Grazie in anticipo

    • TeamArtist

      1. Sì, non si può fare
      le altre risposte dipendono dalla prima

  17. Fabio

    l'associazione vien fondata da almeno tre soci (soci fondatori). i soci fondatori nominano il Consiglio Direttivo. Il Consiglio Direttivo nomina Il Presidente tesoriere e segretario. Siccome è nostra intenzione costituire una vera associazione ma ad oggi siamo tre amici (soci fondatori) possiamo autonominarci come componenti del Consiglio Direttivo? nel momento in cui il Consiglio nomina le figure di tesoriere presidente segretario materialmente ci diamo le cariche noi stessi. è corretto?.

    • TeamArtist

  18. Gerardo

    Buongiorno, lo statuto di un'associazione culturale deve recare le firme di Presidente e Segretario o anche di tutto il consiglio Direttivo?
    Grazie!

    • TeamArtist

      Se è quello allegato all'atto costitutivo, di tutti i soci fondatori.

  19. Sabrina

    Salve, sono laureata in scienze motorie e vorrei aprire un'associazione che svolga attività motorie, ludico- ricreative e culturali e vorrei capire come fare e a chi rivolgermi. Sono della provincia di Foggia, grazie

  20. Alessandra

    Salve vorremmo aprire una sala feste x bambini con giochi e bar pizzeria vorremmo sapere se è possibile aprirla come associazione culturale o simile e se noi possiamo retribuirci.
    Inoltre possiamo accedere a prestiti europei o no? E lo stabile lo possiamo acquistare o bisogna prenderlo in affitto?

    • TeamArtist

      Ti consiglio di scaricare e leggere questa nostra guida

  21. Gerardo

    Salve. Gli organi dell'associazione sono (in tutti gli statuti) l'assemblea dei soci, il presidente e il Consiglio Direttivo. Però poi, di fatto, tutte le associazioni prevedono anche vice-presidente, segretario e tesoriere. Queste ultime cariche sono obbligatorie? Se si,devono essere specificate come organi dell'associazione o devono solamente essere elencate come delle funzioni specifiche del Consiglio Direttivo?
    Grazie!

    • TeamArtist

      Non sono obbligatorie, infatti non le indicherei a statuto come organi obbligatori dell'associazione

      • Gerardo

        OK. Però, visto che di fatto sono figure sempre presenti nelle associazioni (perlomeno il segretario), la descrizione e le competenze di queste figure vanno esplicitate nel capitolo/articolo dedicato al Consiglio Direttivo? Grazie!

        • TeamArtist

          Non obbligatoriamente.

  22. Claudia

    1. Ciao devo costituire un'associazione culturale no profit di Free walking tour in Puglia, pensavo alla formula del trekking cittadino per ovviare al problema delle guide turistiche, è possibile?
    2. cosa mi consigliate?

  23. Paola

    La segretaria dell'associazione si è dimessa dall'incarico e ora chiede la liquidazione per il periodo in cui ha prestato la sua opera e minaccia denuncia all presidente perché non era assicurata. Non si era mai parlato di assicurarla non esistendo un contratto e neanche voce nello statuto. La sua era solo una prestazione volontaristica di 3 ore al giorno per 4 giorni.vi ringrazio e saluto cordialmente. Paola

    • TeamArtist

      Qual'è la sua domanda? Come era inquadrata?

    • TeamArtist

      Ciao Paola. Hai una domanda particolare da farci?

  24. piera

    Buongiorno mi chiamo Pier a ho una grotta di sale aperta come ditta i dividuale,vorrei ora diventare una associazione culturale e ampliarmi nel settore olistico posso farlo?

  25. Sara Pulicati

    Buonasera, vorrei costituire un'associazione culturale che opererebbe nell'ambito delle attività Olistiche e del Benessere (anche con corsi di yoga, Pilates, ecc).
    Volevo chiedere se i locali in cui si svolgeranno queste attività devono avere dei requisiti particolari/specifici e, se posso, se è necessaria l'affiliazione ad un ente.
    Grazie

  26. Gerardo

    Buongiorno, nella compilazione dello Statuto di associazione culturale è necessario specificare che l'associazione opera solo in Italia o si può lasciare non dichiarato o non specificato questo aspetto? Chiedo perchè ci potrebbero essere delle attività che si svolgono anche all'estero (pellegrinaggi, viaggi). Grazie!

    • TeamArtist

      Non serve dichiarare questo aspetto.

      • Gerardo

        Grazie per la risposta. HO visto però che molti statuti riportano la frase "l'associazione opera in Italia e può operare anche oltre i confini italiani". Questa frase è superflua o risponde a qualche normativa di legge?

        • TeamArtist

          Superflua-

  27. Consuelo Dessì

    Buongiorno è possibile sapere se è possibile modificare un'associazione di volontariato in associazione culturale e quali sono i passi da muovere?
    Grazie

    • TeamArtist

      Certamente. Direi che si deve modificare lo Statuto. Ma da dove nasce questa esigenza?