Il primo passo sarà redigere l’Atto Costitutivo e lo Statuto dell’Associazione. Cosa devono contenere questi due documenti?
L’Atto Costitutivo è il documento ufficiale, formale e sostanziale con il quale si sancisce la nascita dell’associazione; in esso occorre specificare la data e il luogo di costituzione, la denominazione e la sede legale dell’associazione, nonché i dati anagrafici dei soci fondatori firmatari dell’atto.
Lo Statuto è il documento che regola la vita e il funzionamento dell’Associazione; pertanto vi si dovranno stabilire:
Denominazione e sede;
Scopo e attività;
Durata (anche qualora sia illimitata);
Soci: coordinate per l’ammissione, diritti e doveri, causalità per la decadenza;
Organi sociali (tra i quali saranno indispensabili l’Assemblea dei Soci , il Consiglio Direttivo e il Presidente);
Assemblea dei Soci: diritti di partecipazione, coordinate dell’assemblea generale e straordinaria, validità assembleare;
Consiglio Direttivo: caratteristiche, compiti, modalità di convocazione, procedura per le eventuali dimissioni;
Presidente: compiti;
Patrimonio ed esercizio finanziario;
Coordinate per eventuali modifiche allo Statuto;
Direttive per l’eventuale scioglimento dell’Associazione;
Norma di rinvio per ciò che non viene espressamente delineato nello Statuto.
L’art.148 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 917/86 (art. 148 TUIR – Testo Unico delle Imposte sui Redditi), dispone che, al fine di godere delle agevolazioni fiscali, tutti gli enti di tipo associativo devono inserire nei loro statuti (e ovviamente effettivamente rispettare) le seguenti clausole:
a) divieto di distribuire anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell’associazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte dalla legge;
b) obbligo di devolvere il patrimonio dell’ente, in caso di suo scioglimento per qualunque causa, ad altra associazione con finalità analoghe o ai fini di pubblica utilità, sentito l’organismo di controllo di cui all’articolo 3, comma 190, della Legge 23 dicembre 1996, n. 662, e salvo diversa destinazione imposta dalla legge;
c) disciplina uniforme del rapporto associativo e delle modalità associative volte a garantire l’effettività del rapporto medesimo, escludendo espressamente la temporaneità della partecipazione alla vita associativa e prevedendo per gli associati o partecipanti maggiori d’età il diritto di voto per l’approvazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti e per la nomina degli organi direttivi dell’associazione;
d) obbligo di redigere e di approvare annualmente un rendiconto economico e finanziario secondo le disposizioni statutarie;
e) eleggibilità libera degli organi amministrativi, principio del voto singolo di cui all’articolo 2532, secondo comma, del codice civile, sovranità dell’assemblea dei soci, associati o partecipanti e i criteri di loro ammissione ed esclusione, criteri e idonee forme di pubblicità delle convocazioni assembleari, delle relative deliberazioni, dei bilanci o rendiconti; è ammesso il voto per corrispondenza per le associazioni il cui atto costitutivo, anteriore al 1° gennaio 1997, preveda tale modalità di voto ai sensi dell’articolo 2532, ultimo comma, del codice civile e sempreché le stesse abbiano rilevanza a livello nazionale e siano prive di organizzazione a livello locale;
f) intrasmissibilità della quota o contributo associativo ad eccezione dei trasferimenti a causa di morte e non rivalutabilità della stessa.
Una volta redatti lo Statuto e l’Atto Costitutivo, al fine di poter ottenere i benefici fiscali previsti, è necessario registrare questi atti presso l’Ufficio Locale dell’Agenzia delle Entrate (ex Ufficio del Registro) entro 20 giorni dalla costituzione dell’Associazione; prima però occorre richiedere il codice fiscale. Andiamo quindi con ordine.
Come si richiede il codice fiscale?
Per avere il codice fiscale la procedura è piuttosto semplice: basta compilare in duplice copia l’apposito modello AA5/6 (“domanda di attribuzione codice fiscale, comunicazione variazione dati, avvenuta fusione, concentrazione, trasformazione ed estinzione”) e presentarlo all’Agenzia delle Entrate competente per il territorio in cui ha sede legale l’Associazione (qui potete trovare l’ufficio più vicino a voi). Questa operazione deve essere svolta dal Presidente della Associazione o da un suo delegato.
Il modello può anche essere inviato per posta (mediante raccomandata), allegando copia fotostatica di un documento di identificazione del rappresentante legale e copia dello Statuto con l’atto costitutivo. In tal caso il modello si considera presentato nel giorno in cui risulta spedito.
Se l’associazione prevede di svolgere attività commerciale, deve richiedere l’attribuzione del numero di Partita IVA presso l’Ufficio della Agenzia delle Entrate territorialmente competente, che potrà avvenire contestualmente alla richiesta del codice fiscale oppure anche successivamente.
Leggi in nostro post E’ obbligatorio che una Associazione abbia un codice fiscale o la partita iva?
Come si registrano lo Statuto e l’Atto Costituivo?
Se Statuto e Atto Costituivo sono stati redatti da un notaio, sarà il notaio stesso ad occuparsi della registrazione degli atti entro 20 giorni dalla data di stipulazione. Altrimenti, ci si deve recare all’Ufficio Locale (competente per zona rispetto alla sede legale dell’Associazione) dell’Agenzia delle Entrate, con i seguenti documenti:
diverse marche da bollo da 16,00 euro (a seconda della lunghezza degli atti: 1 marca “ogni 100 righe”), se dovute.
Leggi il nostro post Quando e come si devono registrare Statuto e Atto Costitutivo.
Infine, per accedere alle agevolazioni fiscali, entro 60 giorni dalla costituzione dell’Associazione bisognerà inviare all’Agenzia delle Entrate (per via telematica) il Modello EAS, ossia la dichiarazione dei dati e delle notizie fiscalmente rilevanti.
Leggi il nostro post Il modello EAS: chi, come, dove e quando lo deve fare.
Buongiorno, siamo un gruppo di persone che vorrebbero aprire un associazione con lo scopo di organizzare con cadenza bi/trimestrale delle giornate di formazione o convegni inerenti al calcio con la partecipazione anche di professionisti esterni all'associazione.
Quale associazione sarebbe opportuno aprire? Noi pensavamo una ASD
I professionisti esterni possono essere rimborsati con esenzione sotto i 7500?
Chi partecipa alla giornata come auditore può farlo sotto piccolo compenso all'associazione e pagando la quota di iscrizione per diventare socio nel caso in cui non lo avesse fatto? O può anche decidere di non diventare socio?
Grazie
ciao Gabriele, mi sembra che i tuoi dubbi siano abbastanza consistenti...sicuro di non aver bisogno di una consulenza prima di buttarti nella creazione di un'associazione? http://www.teamartist.com/consulenza/
Ciao. la denominazione dell'associazione nell'atto costitutivo e quindi nei vari modelli per codice fiscale etc. può contenere simboli?
tipo
"adesso:storia"?
grazie in anticipo
Non credo che sia vietato...
Buongiorno,
vorremmo costituire una associazione onlus.
Essendo la sottoscritta già possessore di partita iva-ditta individuale è possibile diventare socio di una associazione onlus?
Grazie in anticipo per la risposta
Si, è possibile.
Ti consiglio di scaricare e leggere questa nostra guida
Si, certamente. Ti consiglio però di scaricare, leggere e studiare la guida che trovi a questa pagina: http://www.teamartist.com/costituire-nuova-associazione/
Buongiorno
assieme ad un gruppo di amici stiamo per costituire una associazione culturale-motoristica, NON ASD, che per scopo sociale avrebbe quello di valorizzare e promuovere eventi e manifestazioni legate ad un primato storico del nostro paese.
Vorremmo però inglobare nella stessa associazione, due distinte denomi nazioni perchè sarebbero due gruppi che si costituiscono in una unica associazione. Come potremm ofare ?
grazie
Il nome ufficiale dell'associazione deve essere unico, al massimo potreste avere una seconda sede...
ok, il nome dell'associazione, unico quindi, quanto può essere lungo ? l'agenzia entrate, mette delle limitazioni in questo senso?
No, non mette delle limitazioni. Ovviamente più è lungo più è scomodo da usare
Vorremmo costituire un'associazione che si occupi dell'organizzazione di raduni di auto e moto storiche e/o d'epoca, è inquadrabile come A.S.D. o come A.P.S.? Grazie per la disponibilità.
Chiedo scusa, volevo dire A.S.D., A.P.S., O.N.L.U.S. o Associazione No Profit?
Grazie ancora.
Qual'è l'attività prevalente che farete?
L'idea sarebbe di organizzare il locale raduno annuale delle Fiat 500 e delle auto e moto storiche con pranzo per i partecipanti, che pagherebbero una quota fissa per l'iscrizione, e chiosco bevande durante la manifestazione.
Associazione No Profit generica. Leggi questo post.
Aggiungo che potrebbe esserci la possibilità di fare della pubblicità nelle locandine dietro un modico compenso per contribuire a finanziare l'evento del raduno. Grazie ancora.
Vorremmo costituire un'associazione che si occupi dell'organizzazione di raduni di auto e moto storiche e/o d'epoca, è inquadrabile come A.S.D., A.P.S., O.N.L.U.S. o Associazione No Profit? Per l'attività prevalente, l'idea sarebbe di organizzare il locale raduno annuale delle Fiat 500 e delle auto e moto storiche con pranzo per i partecipanti, che pagherebbero una quota fissa per l'iscrizione, e chiosco bevande durante la manifestazione, potrebbe anche esserci la possibilità di fare della pubblicità nelle locandine dietro un modico compenso per contribuire a finanziare l'evento del raduno. Grazie per la disponibilità.
Al limite limite ASD. Ma io farei una no-profit standard.
Buongiorno, stiamo per fondare un asd per promuovere il ciclismo.Non abbiamo intenzione di fare attività commerciale ma vorremmo solamente tesserare i nostri soci con un Eps e avere registrazione presso Coni. Percepiremo quindi una quota associativa X dai soci per la tessera dell'eps con cui ci affilieremo. La quota coprirà anche i costi di affiliazione all'Eps.
1. Ottenuto codice fiscale da AE con modello AA5/6 possiamo affiliarci senza dover richiedere p.iva?
1. Certamente. Perchè hai questo dubbio?
Salve,
stiamo per fondare un'associazione culturale e compilando lo statuto ci chiedevamo se possiamo inserire la clausola secondo cui: la carica del Segretario (o tesoriere) può coincidere con quella del Vice-Presidente o del Tesoriere (o Segretario). [Es. Il Segretario la cui carica potrà eventualmente coincidere con quella del Vice-Presidente e/o del Tesoriere, ha i seguenti compiti: redige e conserva i Verbali di Assemblea ... ]
Nel caso in cui ciò avvenga bisogna specificarlo nel verbale del CD?
Esiste una dicitura particolare? (Es. Il segretario, in veste di Vice-Presindete?)
Grazie e complimenti per le utili notizie
Davide
In linea di massima si. Ma sei sicuro che sia una scelta intelligente? Per esperienza io lascio negli statuti che faccio la facoltà al Presidente di nominare altre figure all'interno del Direttivo, senza dargliene l'obbligo... Leggi questo mio post-
Buongiorno
siamo tre amici con l'intenzione di fondare un'associazione culturale e sportiva dilettantistica.
una di noi è cittadina americana e non italiana, ma vive in Italia.
1) è necessaria la nazionalità italiana per fare parte del Consiglio?
2) ci sono limitazioni o regolamentazioni in merito?
grazie e complimenti per il sito!
Mara
1) No
2) No
Visto che avete parlato di EAS, vi pongo anch'io una domanda. Nel punto 27) amministratori dell'ente ci sono solo 3 spazi ma nel direttivo abbiamo 5 membri. Metto Presidente, Tesoriere e Segretario lasciando fuori Vice presidente e Consigliere? O c'è un modo (parlo della compilazione on line) per inserirli tutti e 5?
Grazie
Riporto quanto indicato dall'Agenzia delle Entrate nelle istruzioni per la compilazione del modello (al punto 27):
" Nel caso in cui sia necessario indicare più di tre codici fiscali va compilato un modulo aggiuntivo, numerando progressivamente la casella “Mod. N.”, posta in alto a destra del modello"
Sì, certo, questa è quello che dicono le istruzioni per la compilazione cartacea. Io mi riferivo alla compilazione on line tramite il software messo a disposizione dell'Agenzia, visto che è l'unica strada percorribile, almeno dalle mie parti...
Ci sono riuscita: anche on line si può aggiungere un nuovo modulo.
Salve,
finalmente l’associazione è nata e devo compiere l’ultimo passo (sono arrivato qui grazie a voi!): presentazione modello EAS.
Ma ho dei dubbi:
1) campo “tipo ente”: se si tratta di un’associazione culturale generica ma sono stati registrati un atto costitutivo e statuto conformi a quello delle associazioni di promozione sociale (lo scopo è diventare tale), nel campo “tipo ente” si può già mettere “8. associazioni di promozione sociale” o è più corretto mettere “6. associazioni culturali”?
2) campo “inizio attività”: si può farlo coincidere con la data di costituzione (anche se ancora l’attività effettivamente non è iniziata) o conviene mettere la data effettiva dell’inizio dell’attività?
3) campo “12. attività nei confronti degli associati verso corrispettivi specifici”: non sarebbe meglio mettere “no” per un’associazione il cui fine è rilanciare una data zona della città e non prevede servizi specifici nei confronti dei soci?
4) campo “14. I soci versano solo la quota associativa ordinaria”: se sono previsti anche contributi (oltre la quota) da parte dei soci per l’organizzazione di eventi cosa bisognerebbe rispondere, “no”?
5) campo “15. Attività nei confronti dei non soci: gli eventi possono coinvolgere tutta o parte della cittadinanza, quindi bisognerebbe rispondere “occasionalmente” o è meglio “no”?
6) campo “25. Settore”: si può mettere “9. ricreazione, intrattenimento e promozione sociale” anche se l’associazione ancora non è riconosciuta come APS, ma vorrebbe diventare tale?
7) campo “26. Attività svolte”: l’associazione si propone di organizzare eventi per rilanciare una zona cittadina e di comunicare con le istituzione pubbliche affinché ciò avvenga, quindi che attività indicare nel campo 26? Non vedo neppure una risposta adatta…
8) campo “33. racconta fondi”: se nell’immediato non è prevista alcuna racconta fondi, si può mettere “no”?
9) se si mette “no” nel campo 33, bisogna rispondere anche nel campo 34? In tal caso si mette sempre “no”?
10) campo 35: se atto e statuto sono registrati nell’Ufficio Territoriale di X (provincia) Sportello di Y, nel “codice comune” riporto quello di X o Y?
11) sempre campo 35: come numero di registrazione ho un numero del tipo xxxx/y, e nel campo 35 mi si chiede numero di registrazione e di serie, forse le “xxxx” sono il numero di registrazione e la “y” è la serie?
Grazie mille!
Legga questo nostro post
Avevo già letto il vostro post sull'EAS, ma quello che chiedo non c'è...
Purtroppo le sue sono domande molto tecniche.
Se vuole però possiamo compilare noi il suo modello EAS. Legga qui!
1) No. I membri del Consiglio Direttivo sono eletti dai soci che godono del diritto di voto, nella prima assemblea dopo la costituzione.
2) Il primo Consiglio Direttivo è composto solo da membri scelti tra i soci fondatori.
Salve,
mi pare di capire che il modello EAS può essere trasmesso solo telematicamente, giusto?
Quindi un commercialista (abilitato ad Entratel) può farlo o il rappresentante del'Associazione deve necessariamente abilitarsi ai servizi telematici ai fini di tale trasmissione?
Grazie
Può tranquillamente avvalersi di un intermediario
Domanda banale ma pratica: il documento cartaceo che contiene lo statuto o l’atto costitutivo può essere stampato in fronte e retro?
Di norma, si.
Salve,
io ed alcuni miei amici vorremmo promuovere la pratica sportiva organizzando eventi, tornei, manifestazioni. soprattutto calcistiche. abbiamo diversi dubbi:
1- la scelta della costituzione di una associazione (sportiva) è corretta?
2- è sufficiente richiedere il solo codice fiscale?
Grazie
1. direi di si
2. Non saprei. Dipende dalle diverse attività che andrete a fare.
Principalmente tornei amatoriali. quindi attraverso l'iscrizione di un tot. di squadre organizzare settimanalmente delle partite. affitteremo un campo per giocare e faremo pagare ad ogni squadra la sua quota.
1. se volessimo incaricare degli arbitri (non professionisti) per dirigere le gare dovremmo assumerli come dipendenti dell'associazione?
2. oppure, visto che si parla di cifre davvero basse, è sufficiente il modellino di autocertificazione che non si è superato i 7500 annui (cioè quelli esentasse).
Grazie infinite, seguendovi stiamo colmando molti dubbi.
ci offrite un meraviglioso servizio
1. Ella peppa! Mi pare esagerato!!!! Ci sono altri sistemi, come i voucher o i rimborsi per gli sportivi dilettanti.
2. Se hanno diritto a poter usufruire di tale trattamento, si.
C’è qualcosa di fiscalmente contestabile se un’associazione culturale dà un incarico (organizzazione di un corso) a un collaboratore esterno (quindi non socio) che però è parente stretto del presidente della stessa associazione?
Ci sono limiti per incarichi ripetitivi sempre allo stesso collaboratore/parente?
Distinti saluti
1. Se l'emolumento è di mercato, no.
2. Quelli previsti dallo Stato contro lo sfruttamento dei lavoratori. Se il rapporto diventa continuativo, la persona va assunta.
Salve,
leggendo il vostro blog ho capito un sacco di cosa, ma a causa dell’inesperienza ho dei dubbi.
1) Per registrare un’associazione si devono registrare 2 originali dello stato e 2 originali dell’atto costitutivo, quindi in totale 4 originali. Le marche da bollo vanno in tutti e 4 gli originali?
2) è necessaria una marca da bollo da 16 euro ogni 100 righe. Ma come vanno conteggiate le righe? Solo quelle scritte o anche quelle vuote lasciate in bianco (cioè gli “invii”)?
Grazie mille.
1. Si
2. Legga questo nostro post
Grazie per le risposte. Ho letto il post, ma non ho capito bene come conteggiare le righe...
Dovete chiederlo al singolo ufficio della Agenzia delle entrate cui vi recherete per la registrazione. Ogni ufficio infatti usa regole diverse.
Buongiorno, alcune domande:
1) per un’associazione che si propone di organizzare corsi di “taglio e cucito”, esclusivamente per i propri soci residenti nel Comune, qual potrebbe essere la forma più adatta (di volontariato, promozione sociale, ecc.)?
2) a tal proposito qual è codice Ateco usare in fase di richiesta del codice fiscale?
3) chi tiene materialmente il corso percepirà una piccola retribuzione. Costui può essere a sua volta socio o è più conveniente una collaborazione esterna all’associazione?
4) ci sono limiti di importo per le retribuzioni da corrispondere al socio o al collaboratore?
5) quale forma contrattuale usare a tale scopo? Un contratto di prestazione occasionale?
Grazie in anticipo per le risposte.
Saluti
1. Associazione culturale generica
2. 94.99.20
3. Preferirei fosse un esterno
4. Devono essere di mercato
5. Dipende dall'importo annuale. Suggerirei i voucher. Legga questo nostro post.
ma un’associazione culturale generica deve avere la partita iva, e pagare tasse, o usufruisce della detassazione per le attività non commerciali (ad es. servizi verso i soci, come un corso di taglio e cucito)?
Dipende dal tipo di attività. Quello da lei indicato può essere de-commercializzato e parificato ad una attività istituzionale se rispettate tutti i dettami del TUIR e fiscali. Le consiglio di partecipare ad uno dei nostri corsi: http://www.teamartist.com/blog/2015/03/24/il-primo-corso-in-toscana-per-super-dirigenti-di-associazione-di-teamartist/
E' corretto uno statuto di un'associazione culturale no profit in cui non è riportata la sede ? da quello che ho studiato io penso di no, vorrei conferma o meno, se possibile, grazie
No.