Attendi...

Scarica gratis la nostra NUOVA guida per evitare le multe

Per il nuovo GDPR Regolamento UE 2016/679 questa è una newsletter commerciale. Scopri di più.

Scarica gratis la nostra NUOVA guida per evitare le multe
Rimani sempre aggiornato, Diventa Fan di TeamArtist su Facebook!

Scarica gratis la nostra NUOVA guida per evitare le multe

Per il nuovo GDPR Regolamento UE 2016/679 questa è una newsletter commerciale. Scopri di più.

Associazioni no profit: tipologie di entrate 

TeamArtist Scritto da TeamArtist
Categoria dell'articolo: Commercialista Per Associazioni

Sebbene sia un argomento in continua evoluzione, in questo articolo proviamo a darti una panoramica di quante tipologie di entrate ci possono essere per un associazione senza scopo di lucro. 

Ci focalizzeremo quindi sulle seguenti:

  • ASD – Associazioni Sportive Dilettantistiche
  • APS – Associazioni di Promozione Sociale
  • OdV – Organizzazioni di Volontariato 
  • Associazioni nel Runts come “Altri enti del Terzo Settore”
  • ANPG – Associazioni no profit generiche

Come abbiamo anticipato all’inizio di questo articolo, quello che affrontiamo oggi è un argomento soggetto a continue variazioni ed evoluzioni legislative, alcune già in vigore altre invece in attesa di provvedimenti attuativi. 

Non solo, a volte basta una Circolare dell’Agenzia delle Entrate per andare a modificare prassi consolidate; è il caso della nota circolare del 1° agosto 2018, la 18/E. La normativa di riferimento è il TUIR.

Per questo motivo è indispensabile per il lettore, nell’affrontare questo argomento, sincerarsi della data del contenuto che sta leggendo perché è probabile che più sia vecchio e più siano intervenuti dei cambiamenti nel frattempo. 

Ad esempio: dal 1° gennaio 2025 era prevista una profonda trasformazione della gestione della Partiva IVA per le associazioni, che non è stata rimandata al 1°Gennaio 2026. Non solo, altre modifiche saranno probabili/possibili/ attese, quando dovessero entrare a regime i decreti attuativi della Riforma del Terzo Settore e della Riforma dello Sport. Al momento però non ci sono ancora.

(=> Per approfondire il tema della nuova gestione della Partita IVA, CLICCA QUI)

Attualmente, quindi, sostanzialmente il trattamento fiscale è identico a prescindere dalla tipologia di Associazione.

Per tutte le Associazioni (ASD, APS, OdV, ANPG etc) abbiamo:

  • Entrate istituzionali 
  • Entrate commercializzate
  • Entrate commerciali 
  • Entrate speciali 

Approfondiamolo nello specifico nei prossimi paragrafi.

Entrate istituzionali

Le attività istituzionali non sono soggette a IVA e non concorrono alla formazione del reddito dell’Associazione. 

Sono quindi pure entrate ESENTASSE. Rientrano in questa categoria:

Quote associative annuali 

Si tratta delle somme che vengono versate in sede di prima iscrizione per acquisire lo status di socio, e delle somme che vengono versate gli anni successivi per il mantenimento dei diritti di elettorato attivo e passivo all’interno dell’Assemblea Soci. 

Sono considerate entrate istituzionali anche le eventuali quote versate dai soci a titolo di contribuzione straordinaria (ad esempio per far fronte a un debito imprevisto).

Contributi pubblici a fondo perduto

Si tratta di somme erogate da Pubbliche Amministrazioni per sostenere le finalità istituzionali dell’associazione. 

Per essere considerati tali non deve essere prevista alcuna controprestazione (NESSO SINALLAGAMATICO).

Erogazioni Liberali

Si tratta di somme erogate da persone fisiche o giuridiche senza alcuna controprestazione e i cui importi non sono predeterminati. 

Per approfondire leggi il nostro articolo sulle Erogazioni liberali.

Quote di partecipazione all’acquisto di beni o servizi sotto la forma di “gruppi di acquisto solidale”

Si tratta di somme raccolte tra i soci per svolgere acquisti di gruppo; non deve essere applicato alcun ricarico, l’acquisto deve avere finalità etiche, di solidarietà sociale e di sostenibilità ambientale e deve essere in diretta attuazione dei propri scopi statutari.

Entrate commercializzate

Alcune delle entrate realizzate dagli enti non commerciali di tipo associativo, pur avendo natura di per sé commerciale sono state “decommercializzate”. 

Il regime fiscale di tali entrate viene per legge parificato a quello delle attività istituzionali “pure”: Non sono soggette a IVA e non concorrono alla formazione del reddito dell’Associazione. 

Sono quindi pure entrate ESENTASSE. Rientrano in questa categoria

  • Contributi associativi versati dai propri soci per la partecipazione alle attività dell’Associazione: il caso tipico sono i contributi dei soci per la partecipazione a Corsi o Eventi dell’Associazione.
  • Contributi corrisposti da Amministrazioni pubbliche per lo svolgimento convenzionato o in regime di accreditamento di attività aventi finalità sociali esercitate in conformità ai fini istituzionali degli enti stessi. Leggi il nostro post Associazioni e corsi per le Scuole. Sono esenti IVA?
  • Entrate da eventi di Raccolta Fondi (ATTENZIONE! Solo se l’associazione non ha partita iva. Se l’Associazione ha partita iva, in buona parte diventano entrate Commerciali soggette a IVA). Per approfondire leggi il nostro articolo: “Le due raccolte fondi Annuali che possono fare tutte le Associazioni.
  • Corrispettivi specifici versati dai propri soci o partecipanti, dagli associati o partecipanti di altre associazioni (che svolgono la medesima attività e che per legge, regolamento, atto costitutivo o statuto fanno parte di un’unica organizzazione locale o nazionale) o dai tesserati alle rispettive organizzazioni nazionali, per partecipare ad attività organizzate dall’associazione nell’ambito delle finalità istituzionali 
  • Vendita di proprie pubblicazioni a soci e non soci, purché la cessione avvenga prevalentemente agli associati. Somministrazione di alimenti e bevande effettuata da bar associativi, rivolta a soci e tesserati. (ATTENZIONE! Per poter fare tali somministrazioni bisogna avere tutta una serie di autorizzazioni e requisiti. Leggi il nostro articolo di approfondimento:” Posso aprire un bar nella mia Associazione?” 
  • Attività commerciali marginali e occasionali. I proventi non sono soggetti a IVA, ai sensi del DPR 633/1972, art. 1-5 (per questo motivo non è necessario aprire la partita IVA). Non c’è l’obbligo di emettere fatture; al posto della fattura si può emettere una “nota di debito” scrivendo in fondo al documento “estranea al regime IVA ai sensi dell’art. 4, comma 1, DPR 633/1972, in quanto prestazione occasionale. Si tratta di una super-eccezione e va valutata caso per caso.

Entrate commerciali 

Si configurano invece come di natura commerciale tutti gli introiti non qualificabili come derivanti da attività istituzionale o come attività decommercializzate. 

Per poterle avere l’Associazione DEVE avere una Partita Iva aperta e sarà bene optare il regime agevolato semplificato esclusivo per le Associazioni no profit di cui al DL 398/1991.

Rientrano in ogni caso in questa categoria:

Prestazioni di servizi a non soci e a non tesserati

Tutto ciò che l’associazione incassa da non soci/non tesserati per attività/servizi effettuati a loro favore, costituisce entrata commerciale. 

Organizzazione di manifestazioni con ingresso a pagamento

L’organizzazione di manifestazioni con ingresso a pagamento che prevedono l’apertura al pubblico costituisce attività commerciale.

Pubblicità commerciale 

Rientrano sotto questa voce tutti i proventi che l’associazione consegue in base a contratti di natura pubblicitaria, ivi inclusi i contratti di sponsorizzazione. Il corrispettivo di un accordo promo-pubblicitario, oltre che in denaro, può anche essere erogato in natura senza che questo muti la natura del rapporto in esame. 

Somministrazione di pasti (ristorante) 

La somministrazione di pasti sotto la forma di Ristorante e non di Bar, intendendosi come tali cibi che con la cottura mutano le proprie caratteristiche organolettiche, risulta essere comunque di natura commerciale anche se rivolta esclusivamente ai soci.

Cessione di prodotti nuovi acquistati per la rivendita

Questa condizione si verifica tutte le volte che l’associazione acquista beni tenendoli in magazzino e li rivende ad associati che ne facciano richiesta.

Ogni altra entrate derivante attività non riconducibile a quelle istituzionali o decommercializzate.

ATTENZIONE

Per svolgere attività commerciale abituale occorre:

Entrate speciali 

Noleggio e Affitto di spazi Associativi. Leggi il nostro articolo: Tipologie di entrate delle Associazioni No Profit / Enti Non Commerciali

Cessione di atleti dilettanti delle ASD: Leggi il nostro articolo: La cessione di atleti dilettanti

Aggiornamento del 22 novembre 2024

Giovanni Damiano Dalerba

Associazionista senior di TeamArtist

138 risposte a “Associazioni no profit: tipologie di entrate ”

  1. MARIA PROVENZANO

    Buon Giorno,

    E' vero che i ricavi commerciali possono superare gli introiti istituzionali dell'asd, e che la modifica è stata effettuata nel 2014, inserendo anche le asd

    Grazie

    • TeamArtist

      Buongiorno Maria, ti consiglio di leggere questo nostro articolo: https://www.teamartist.com/blog/2015/11/12/le-entrate-commerciali-della-mia-associazione-devono-essere-inferiori-a-quelle-istituzionali/

  2. carlo

    Buongiorno,
    siamo possessori di un automezzo (pullmino fiat ducato 9 posti) per trasporto ragazzi. adesso vorremmo cederlo ad altra associazione (valore ca. 4/5.000 euro). Dobbiamo emettere fattura con IVA ? e se lo cediamo direttamente al presidente ?
    Grazie per la risposta
    e complimenti per le Vs. news

    • TeamArtist

      Salve, l'A.S.D. in questione è affiliata alla vostra stessa federazione o EPS?

  3. Mauro

    Una cortesia, qualora da una scuola dove si fornisce servizi laboratoriali come associazione culturale arrivasse un contributo dai genitori che hanno raccolto liberamente soldi e questo contributo all'associazione sforasse i 1000 euro come fare? Ricevuta con marca da bollo con dicitura "contributo"?

    • TeamArtist

      A che titolo vi sono stati dati? Come donazione? O come contributo a fronte di una prestazione ricevuta in cambio?

  4. Tristano

    Nel ringraziarvi per lo splendido lavoro che portate avanti, vi pongo il seguente quesito:
    E' possibile per un'associazione ONLUS vendere gadget (es. spille, tazze con logo,..) durante le manifestazioni per finanziarsi al fine di raggiungere gli scopi sociali? In tal caso, si rientra nel discorso di attività "direttamente connesse" alle istituzionali, per cui non si ha necessita di partita iva e si emette la "nota di debito"?
    Grazie mille.

    • TeamArtist

      Esatto

  5. Maddalena

    Buongiorno, abbiamo creato da poco un associazione APS per promuovere un nuovo metodo di relazione ANIMALI/BAMBINI PET TERAPY.....
    ora abbiamo la richiesta da parte di ASL e di altre ASSOCIAZIONI di fare degli incontri...con un versamento di un contributo per ogni "seduta".
    Premetto che l'oggetto sociale è riferito alla "promozione in tutti gli ambiti..delle relazioni animali/bambini ossia della PET TERAPY"
    Quindi quello che dovremmo fare è esattamente L'ATTIVITA' ISTITUZIONALE dell'associazione...
    Ora la mia domanda....noi come associazione a fronte di queste ENTRATE....dobbiamo emettere una nota di debito/ricevuta per contributo per attività....
    il tutto ESENTE ART. 10.....giusto...????

    • TeamArtist

      dipende: se associate chi partecipa a questi eventi sì, se no si tratta di attività commerciale rivolta a clienti per cui una ricevuta esente IVA non basta

  6. Nicola

    Salve, sono socio di una associazione, con solo c.f., che ha l'intenzione di produrre una guida turistica per la promozione del territorio, su questo opuscolo saranno presenti vari spazi pubblicitari che naturalmente serviranno a coprire le spese di stampa e il restante a far entrare qualche soldo nelle casse dell'associazione, volevo chiedere inanzitutto se la cosa è possibile e poi l'iter da seguire, grazie.

    • TeamArtist

      Se fate pubblicità di questo tipo è necessario avere la partita Iva

  7. USD AGIRA

    La vendita di album e figurine dell'associazione ai propri associati e tesserati (nel caso in specie ai calciatori tesserati) è da considerarsi attività commerciale o istituzionale?

    • TeamArtist

      A mio parere è commerciale.